La Tari meno cara è a Siena

Siena

Un primato che fa piacere. Soprattutto per le tasche dei cittadini. Siena è la città toscana con la Tari più bassa, 222 euro a famiglia. In Italia è al decimo posto tra quelle che hanno l`importo minore. Nel report di Cittadinanza Attiva si considera un nucleo di tre persone, che abita in una casa di proprietà di 100 metri quadrati. Rispetto al 2023 l`aumento sulla tariffa è stato dello 0.50%. Si tratta della variazione più contenuta nell`arco del territorio regionale, al pari di Livorno. Da sottolineare il fatto che la spesa non è collegata all`Ato di appartenenza. Quello di Siena è un dato isolato, in quanto sia Arezzo che Grosseto Nel primo caso la tassa è di 385 euro (con un aumento del 3% sull`anno precedente), mentre nel secondo è di 399 euro. Il capoluogo maremmano è quello con il differenziale più grande anno su anno, +7.7%. In entrambe le città si paga più della media regionale, assestata a 373 euro: l`anno scorso era 360 euro con una variazione del 3.8%. La Toscana per altro si presenta con delle disomogeneità significative. Sotto i 300 euro oltre a Siena c`è solo Firenze, mentre a Pisa si toccano i 512 euro. A livello nazionale fa peggio soltanto Catania con 594 euro. Nella top ten c`è anche Pistoia, decima con 448 euro. A seguire ci sono Massa e Carrara, entrambe sopra i 400 euro. Prezzi che in parte sono da mettere in relazione con la quantità di rifiuti urbani prodotti, anche se al totale della Tari contribuiscono diversi fattori. Perciò se per Pisa vale questo principio, non è così a Siena dove il dato è superiore: 594,9 chilogrammi contro 579,8. Ancora più particolare è il caso di Pistoia, dove il rapporto tra spesa e rifiuti prodotti è inversamente proporzionale. Nell`andamento ci potrebbe essere una qualche correlazione con il dato sulla raccolta differenziata, ma non c`è una sola risposta. E` vero che Arezzo è ultima nelMio sud con il 57,37%, se pur in aumento del 3% sul 2022, ma Siena fa peggio di Grosseto. "Sicuramente non dipende solamente da noi - sot- tolinea Alessandro Fabbrini, presidente di Sei Toscana - Le tariffe hanno una una genesi abbastanza complessa, soprattutto da quando è entrato in vigore il metodo Arera, quindi è evidente che non è un rapporto diretto rispetto al nostro lavoro". Tuttavia, dal gestore dei rifiuti resta la volontà di intervenire anche sui prezzi, dove è possibile. "Uno degli impegni che Sei Toscana ha preso con tutti i Comuni che gestisce - prosegue Fabbrini - è di cercare di mitigare più possibile la spesa. Ribadisco, tuttavia, che sui costi influiscono anche degli input esterni sui quali riusciamo a fare ben poco, perché li subiamo anche noi. Però, il caso di Siena smentisce il sentore comune che le tariffe siano sempre alte".

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