Settimana della bonifica e dell'irrigazione: Massimo Gargano (Anbi) a Grosseto applaude all'evento di Cb6 con 200 studenti
“Perché tra tutta Italia ho scelto proprio Grosseto? Per la ragione che è alle mie spalle. Vediamo centinaia di ragazzi nei confronti dei quali abbiamo un obbligo, costruire un futuro diverso e migliore nel tempo dei cambiamenti climatici”. Sono parole di Massimo Gargano, direttore generale di Anbi nazionale, l’associazione che unisce i consorzi di bonifica nell’intero Paese. E che, nella giornata inaugurale della Settimana nazionale della bonifica e dell’irrigazione, ha voluto partecipare proprio all’evento del Consorzio di Bonifica 6 Toscana Sud. Una giornata speciale: in 200 tra studenti e insegnanti, insieme nel fiume Ombrone, sull’argine in altri luoghi simbolo della bonifica a Grosseto.
Gli allievi di sei classi del liceo Marconi (seconda E, terza A, terza B, terza C, terza H e terza I) nella prima fase della mattinata hanno raggiunto la centrale di San Martino. Dove, divisi in gruppi, hanno ascoltato i tecnici di Cb6 parlare del funzionamento della centrale, dell’impianto di irrigazione e di questa zona dell’argine, non lontana dalla Steccaia. Da qui hanno percorso l’argine in direzione della città, fermandosi in due punti per affrontare tematiche importanti: l’importanza dell’opera creata a protezione della comunità grossetana e il progetto Argini Fioriti. L’attività portata avanti con la collaborazione scientifica dell’Università di Pisa ha condotto alla semina di essenze mellifere che hanno l’obiettivo di favorire la presenza di api (cruciali per la vita sul pianeta per la loro funzione di impollinatori) e al tempo stesso allontanare gli animali più pericolosi per l’argine (istrici, tassi e nutrie), che con le loro buche possono indebolirle e provocare cedimenti.
Una volta al Berrettino i ragazzi si sono ricongiunti con i colleghi della terza F e della terza E dell’istituto agrario Leopoldo II di Lorena. Le due classi, accompagnate dalle guide dell’associazione Terramare, sono state impegnate nella discesa di un tratto del fiume, in attività di campionamento delle acque (che saranno poi analizzate) e nella raccolta di rifiuti lungo le sponde. Sei i sacchi di immondizia raccolti, e poi recuperati da Sei Toscana: plastica con teli, manicotti per l’irrigazione, bottiglie. E anche qualche ingombrante e pezzi di bicicletta.
Le guide dell’associazione Alcedo hanno concluso la parte con cenni storici e naturalistici dell’argine, poi ricco buffet per tutti allestito in collaborazione con Campagna Amica di Coldiretti. All’evento non è mancato neppure il Comune di Grosseto, presente con il dirigente settore sviluppo ambientale Domenico Melone e la responsabile del servizio ciclo rifiuti e demanio marittimo Monica Mercuri, che hanno portato il saluto dell’Amministrazione e dell’assessorato all’ambiente lodando questo genere di iniziative e auspicando nuove collaborazioni in futuro.
“Le occasioni non mancheranno – assicura Federico Vanni, presidente del Consorzio 6 Toscana Sud - Vogliamo che questo evento con le scuole diventi un momento annuale di unione tra la città di Grosseto e il suo consorzio di bonifica”. “Ringraziamo gli studenti e i docenti che sono stati l’anima di questa giornata – prosegue Vanni - il Comune di Grosseto, Sei Toscana, Terramare, Alcedo, Coldiretti e tutti i nostri dipendenti che hanno reso possibile questa manifestazione. Continueremo con sempre maggiore convinzione ad aprirci alle nostre comunità”.
“Il Consorzio è un ente che sta sul territorio e con il territorio deve dialogare – aggiunge il direttore generale Fabio Zappalorti – ed eventi di questo tipo ci permettono di farlo. Ovviamente soprattutto ai giovani, che rappresentano il nostro futuro, vogliamo e dobbiamo far conoscere ciò che siamo e ciò che facciamo”.
“Grosseto ha una serie di progetti importanti, su tutti voglio ricordare Argini Fioriti, con i ragazzi delle scuole elementari e medie in campo grazie agli studi delle Università – chiosa il dg di Anbi, Massimo Gargano - Un tema che può sembrare banale, ma che non lo è affatto. Senza api non c’è cibo, senza api non c’è acqua. Per questo dobbiamo educare i giovani”.