Successo per la ventiduesima edizione di Puliamo il mondo. Viti a Cortona: “Giornate di festa e partecipazione. SEI Toscana impegnata per una gestione più efficiente del servizio”

Oltre 600mila persone, 1700 comuni e 4000 località: sono questi i numeri del gran finale della campagna di volontariato ambientale “Puliamo il mondo”, andata in scena lo scorso weekend in tutta Italia. Anche nella Toscana del sud sono tante le città che hanno aderito al progetto e che hanno risposto presente all’appello lanciato da Legambiente. Nelle province di Arezzo, Grosseto e Siena sono state una trentina le amministrazioni comunali che nel weekend hanno realizzato interventi di pulizia in alcune aree degradate, liberando le strade, le piazze e le aree verdi dai rifiuti e dall’incuria. Anche SEI Toscana ha avuto un ruolo di primo piano, garantendo il servizio di ritiro dei rifiuti raccolti, ma anche partecipando attivamente alle diverse iniziative messe in campo. Fra le città più attive nel weekend, Cortona, con un programma ricco di appuntamenti: a Camucia, al termine delle due giornate di pulizia, è intervenuto il presidente di SEI Toscana, Simone Viti, che si è soffermato sul tema della gestione dei rifiuti nella Toscana del sud. “Puliamo il mondo, oltre ad essere una giornata di volontariato ambientale, è anche una grande giornata di festa, partecipazione e riflessione – commenta Viti –. È un’occasione per coinvolgere i cittadini in azioni concrete a favore dell’ambiente. Il livello di raccolta differenziata in tutto il bacino della Toscana del sud non è dei migliori in termini di percentuali, ma bisogna tener conto che il territorio presenta caratteristiche specifiche legate alla morfologia che lo rendono davvero unico: si tratta di una superficie di oltre 11.000 km2, praticamente la metà della Toscana, con zone montuose, e marittime, piccoli borghi, parchi e riserve. Un territorio con bassa densità abitativa e con una produzione dei rifiuti che aumenta in maniera considerevole durante le stagioni turistiche. La gestione unica è il miglior modo per raggiungere i livelli di efficienza ed incrementare la qualità del servizio. Secondo quanto previsto dalla riorganizzazione dei servizi – conclude il presidente di SEI Toscana – le quantità di raccolta differenziata nelle tre province dovrebbero avere a regime (ovvero nel periodo di 5 anni) un incremento di molti punti percentuali. Questo anche grazie all’incremento delle utenze servite da sistemi di raccolta domiciliare; all’estensione della raccolta della frazione organica e all’implemento delle strutture a supporto della raccolta (come centri di raccolta e stazioni ecologiche) attraverso attività di adeguamento delle strutture esistenti e nuove realizzazioni”.

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