Sarà un impianto all’avanguardia in campo mondiale, che consentirà di recuperare materiali preziosi dai RAEE, i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, il primo in Italia ad utilizzare un processo idrometallurgico, a ridotto impatto ambientale. Sorgerà in un capannone di 2500 mq all’interno del sito di Podere Rota, dove fino a qualche mese fa era in attività la discarica. I lavori partiranno il prossimo autunno e si concluderanno entro fine anno, la produzione inizierà nei primi mesi del 2025. E’ stato presentato ieri mattina, proprio a Terranuova Bracciolini, nell’area di Casa Rota, quello che è stato definito lo step iniziale del primo distretto di economia circolare del Valdarno, che diventerà uno dei più importanti del centro Italia. Il via libera è arrivato dalla Regione Toscana dopo un iter lungo e complesso. La collocazione geografica del nuovo impianto –investimento di 5 milioni di euro - faciliterà una possibile sinergia industriale anche con il distretto orafo aretino. La realizzazione prevede una partnership tra il gruppo Iren Valdarno Ambiente, il Comune di Terranuova e, per la parte progettuale, Osai Green Tech e BTT Italia. Saranno trattate ¬fino a 315 tonnellate all’anno di schede elettroniche. Previsto anche un laboratorio chimico di analisi, indispensabile per la continua messa a punto del processo e per il controllo di qualità dei metalli recuperati. «Apprezziamo che Iren abbia scelto di investire in questo progetto così innovativo, in sinergia col Comune, aprendo un nuovo scenario nel nostro territorio, sia in termini di occupazione che di sostenibilità e Green Economy», ha detto, soddisfatto, il sindaco Sergio Chienni. Come ha ricordato Michele Stretti, amministratore delegato di Valdarno Ambiente, tramite un innovativo processo di trattamento meccanico ed idrometallurgico delle schede elettroniche dei piccoli elettrodomestici ed elettronica di consumo, saranno recuperati metalli preziosi come oro, argento, palladio e rame. Il tutto con un basso consumo energetico e un ridotto impatto ambientale. «Questo progetto testimonia l’impegno del Gruppo Iren nel campo dell’economia circolare e, in particolare, nella filiera legata al recupero di metalli preziosi e materie prime critiche dai RAEE – ha commentato Alfredo Rosini, amministratore delegato di Iren Ambiente Toscana - Un impianto che rappresenta un’eccellenza nazionale». La Lem Industries di Levane, con a capo Daniele Gualdani, è una delle aziende che hanno partecipato alla progettazione dell’impianto. «Non posso che provare un grande sentimento di orgoglio – ha detto - La volontà di porre le basi per un nuovo distretto di economia circolare rappresenta non solo la nostra ¬filosofia imprenditoriale, ma anche quella di tutta la nostra vallata». «Siamo ¬fieri di questo primo passo perché si muove esattamente nella direzione dei tre principali obiettivi che ci siamo dati - ha puntualizzato Enrico Gori, presidente di TB - In primo luogo, il mantenimento degli standard occupazionali legati alla chiusura della discarica di Podere Rota. Poi la rigenerazione di un’area da decenni destinata ad accogliere rifiuti e che ora, invece, diviene luogo simbolo del recupero di ciò che ¬finora era considerato solo uno scarto. Infine la circolarità, come nuovo paradigma di un modello di sviluppo efficace e innovativo».