Notte del 17 ottobre, l`alluvione che mise in ginocchio molte attività in Massetana. Un`onda di acqua e fango travolse e rovinò anche il grande negozio `Brico` di Stefano Bernardini che è riuscito solo ieri a riaprire al pubblico fra mille difficoltà e imprevisti. Bernardini, un mese e mezzo dopo la catastrofe torna la luce: che c`è stato nel mezzo? «1118 mattina, quando abbiamo visto davvero la situazione, ci siamo resi conto che quello che finora raccontava la televisione per altre zone era accaduto anche a noi. Dietro la riapertura c`è tantissimo lavoro da parte di molte persone, amici, conoscenti, la Contrada dell`Oca che i primi tempi si è mobilitata per darci una mano. E poi tantissimo impegno perché in un negozio composto da innumerevoli piccole cose riuscire a rimetterlo a posto non è stata semplice. Per di più in un periodo dell`anno difficoltoso nel quale la maggior parte delle aziende smettono di produrre e cercano di diminuire gli stoccaggi di magazzino. Ancora manca della merce ma solo perché le ditte non ce l`hanno disponibile». C`è stato un momento nel quale è venuto il pensiero `questo è troppo, non ce la faccio`. «L`ho presa abbastanza bene a differenza dei miei figli, piuttosto giù di corda. Le esperienze passate di vita insegnano che solo al male non c`è, spesso e volentieri, rimedio. L`ho presa nel modo giusto, l`azienda è solida. Il danno, naturalmente, è stato notevole. Fortunatamente qualche anno fa, vedendo il fiumiciattolo qui davanti che tale ad ottobre non si è dimostrato, avevo stipulato un`assicurazione sulle alluvioni. Sicuramente una parte del danno verrà rimborsata, resta l`amarezza di un evento particolare che ha destabilizzato. Però, come tutte le cose, è inutile disperarsi e occorre pensare al giorno dopo. L`azienda è solida, resta l`avvenire dei miei figli». Quanto avete lavorato per sistemare? «Tutti insieme, compresi i dipendenti, anche dieci ore al giorno per rimettere a posto, Il problema più grosso è stato quello dell`informatica perché è andato tutto perso, temevamo che non funzionasse a dovere. Sono state effettuate le prove ma, sicuramente, è risultata la parte più difficile perché oggi, soprattutto negozi come i nostri, senza l`elettronica non lavorano e non si possono gestire». Che effetto quando l`attività ha riaperto? «Bello» La frase rimasta impressa a Bernardini. «Più che parole ho registrato tanto interesse nei giorni prece- denti. `Ma quando riaprite`, la gente non sa dove andare a comprare la roba`. Vuol dire che in tutti questi anni la clientela si è abbastanza affezionata». Immagino che ci siano ringraziamenti da fare. «In particolare ai miei figli, agli amici e ai dipendenti perché hanno lavorato tanto. Anche l`amministrazione comunale ci è stata vicina, sia con il sindaco che con l`assessore Massimo Bianchini, si è dato da fare per quanto gli compete». Un capitolo importante è stato quello della rimozione della merce rovinata. «Infatti un enorme grazie va a Sei Toscana , all`ingegner Pam- paloni, a Manganelli che hanno dato una bella mano. Sono stati necessari tantissimi viaggi, anche alle 5 del mattino, per portare via la roba alluvionata». Il problema è superato ma gli eventi meteo estremi possono sempre accadere. «La questione non è risolta. In futuro, anche come Associazione di Massetana porremo una serie di questioni e problemi da risolvere. Il fiume è sempre qui e, visto come evolvono oggi le stagioni, occorre abituarsi. Non può succedere un altro 17 ottobre. Vanno presi provvedimenti, anche insieme al Genio civile. Sono venuti e hanno guardato. Noi ci attrezzeremo con barriere anti-allagamento».
Bernardini: «Il negozio ha riaperto Ma basta alluvioni come ad ottobre» Il proprietario del ’Brico’ ringrazia Sei, amici, Contrada e dipendenti. «A lavoro anche 10 ore al giorno»
Siena