Rifiuti, la differenziata in recupero: supera il 50%

La raccolta differenziata, cresce in 31 Comuni su 36. E Arezzo segna un +4,68%, superando per la prima volta il 50%. Recuperando anche sulle classifiche che ci bocciano su tutta la linea. Sono i dati pubblicati dall’agenzia regionale recupero risorse e si riferiscono alle raccolte differenziate dell’anno 2020, dati che rilevano nel territorio dell’Ato Toscana Sud una percentuale di raccolta differenziata del 50,15% (superata per la prima volta la soglia del 50%) con un aumento di 3,53 punti rispetto al 2019. «Siamo soddisfatti dei dati che confermano il trend di crescita costante per il nostro Ato, in aumento per il sesto anno consecutivo – commenta il presidente di Sei Toscana, Alessandro Fabbrini –. Un aumento, in percentuale, di quasi dieci punti solo negli ultimi due anni, che ha permesso al territorio di superare per la prima volta la soglia del 50%. Adesso, anche grazie al nuovo piano industriale che prevede investimenti per oltre 150 milioni nei prossimi cinque anni, l’obiettivo è di crescere ancora di più, arrivando al 70% di raccolta differenziata al 2026». I dati certificano una crescita per tutte le province servite da Sei Toscana: il territorio aretino con un +4% superando il 50% di differenziata (50,89%); la provincia di Grosseto cresce di quasi 4 punti (+3,9%) assestandosi al 45,86%, mentre il senese si conferma il territorio più virtuoso con il 56,48% (+4%). Il comune più virtuoso si conferma ancora una volta Civitella Val di Chiana con 77,91% (+3,58% rispetto al 2019), seguito da Capolona con 76,13% (+8,83%), Subbiano con il 75,16 (+12,09%) e Monte San Savino con 74,31% (+1,66%). Confermano performances oltre la media regionale anche Castelfranco Piandiscò (67,03%), Castiglion Fibocchi (65,52%, +2,74 rispetto al 2019), Castiglion Fiorentino (65,34%, +3,09) e Lucignano (65,81%, +3,07). I Comuni in cui si registrano le crescite più significative sono Monterchi (+13,81% rispetto al 2019), Subbiano (+12,09%), Chiusi della Verna (+11,67%) e Sansepolcro (+11,47%). Positivo anche il dato di Arezzo, che segna un +4,68%. «Si tratta di un risultato ottenuto grazie a diversi fattori – dice Fabbrini –. Innanzitutto, dagli investimenti in infrastrutture, attrezzature, mezzi e nuove tecnologie. Investimenti che contiamo di incrementare nel nuovo piano industriale, prevedendo 150 milioni di euro nei prossimi cinque anni».

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