Nel biennio 2021-2022 le percentuali però non hanno sfondato il 65% Follonica Nel 2022 i dati della raccolta differenziata per la città di Follonica sono rimasti quasi immutati raggiungendo il 64,15 per cento, con una discesa di 0,7 punti percentuali rispetto ai dodici mesi precedenti. La città del golfo, in attesa del passaggio definitivo alla raccolta con cassonetti intelligenti e quindi della definizione della tariffa puntuale, conferma in pratica il trend degli ultimi anni che si è però fermato ancora una volta a pochi decimali dalla soglia del 65 per cento di raccolta differenziata di rifiuti urbani con una leggera diminuzione della quantità pro-capite. Con una popolazione residente di 20.399 persone la parte non riciclabile di rifiuti, quella che non è quindi possibile recuperare, è stata di 5410 tonnellate, dato in leggera discesa rispetto al 2021 (5422); diminuito anche il totale di rifiuti differenziabili nei dodici mesi che sono stati 9681 contro 10.011 per una percentuale che si è assestata come detto al 64,15 contro il 64,87 di un anno prima. Diminuita anche la quantità totale di rifiuti prodotti: 15. 090 tonnellate contro 15.433, e quella pro-capite che passa da 751 a 740. Lievi scostamenti influenzati anche dalla diminuzione di qualche unità dei residenti che nel 2021 erano 20.542, quasi duecento in meno dell'anno successivo. In pratica sembra che la città del golfo abbia raggiunto un suo equilibrio che per il momento appare difficile da modificare anche se sarà interessante valutare fra dodici mesi i dati relativi all'anno in corso, quello in cui la raccolta porta a porta è stata tolta in numerosi quartieri e sostituita dai cassonetti ad accesso controllato. I dati di 2021 e 2022 sono entrambi decisamente più performanti rispetto a quelli del 2020 quando la percentuale di raccolta differenziata era circa un punto inferiore a quella attuale al 63,44 per cento. «Gli obiettivi sono sempre più ambiziosi spiega l'assessora Mirjam Giorgieriori- mai bisogna guardare ancora più avanti rispetto alla soglia del 65 per cento e proiettarsi verso i170 per cento; addirittura il piano regionale fissa per il 2030 misure ancora più strette mentre la vera sfida però sarà quella di riciclare quello che viene raccolto. Vedendo i dati complessivi del territorio siamo comunque soddisfatti per un sistema ormai consolidato e che vede Follonica come la prima città della costa dell'Ato Toscana Sud come percentuale di raccolta differenziata, fra l'altro in un territorio con strutture ricettive molto diverse fra loro. L'equilibrio insomma è stato trovato, ma adesso serve un passaggio ulteriore, non solo perché ce lo dice legge, ma anche perché vistala situazione internazionale una corretta raccolta differenziata è una delle armi concrete che abbiamo per mitigare i cambiamenti climatici: anche dividere bene i rifiuti è un modo per salvarci nonostante sia comunque un bell'impegno a cui non possiamo più sottrarci».