Raccolta dei rifiuti, caos e disservizi «Il Piano del Comune è incompleto»

Manciano

La gestione della raccolta rifiuti da parte di Sei Toscana - e in particolare nei centri storici di Manciano e Montemerano - ha «raggiunto livelli di inadeguatezza non più tollerabili», tuonavano ieri il sindaco Mirco Morini e l'assessora all'ambiente Daniela Vignali, chiedendo un incontro urgente con il gestore e Ato Toscana Sud per «pretendere risposte puntuali».Risposte che - intanto - abbiamo chiesto anche noi a Sei Toscana, che ci ha fatto pervenire in una nota.«Come già comunicato agli uffici comunali, abbiamo dato immediata disponibilità a partecipare, assieme ai rappresentanti di Ato Toscana Sud, all'incontro in programma nei prossimi giorni e richiesto dall'amministrazione, ritenendo fondamentale un confronto aperto e concreto per affrontare le criticità segnalate e individuare soluzioni sostenibili, efficaci e condivise», premettono dal gestore.Poi il rovescio della medaglia: «È doveroso sottolineare che, a differenza di quanto avviene nella quasi totalità degli altri Comuni del territorio servito, a Manciano l'elaborazione del progetto di riorganizzazione dei servizi è stata curata direttamente dall'amministrazione comunale. Si tratta di una scelta legittima, ma che richiede, oggi più che mai, un completamento formale e operativo, dal momento che il progetto risulta ancora non ultimato in alcune sue componenti essenziali».In pratica, in assenza di una pianificazione organica, Sei Toscana spiega che «l'attivazione dei servizi avviene su indicazione puntuale, senza la possibilità di impostare un modello di gestione stabile e strutturato, con inevitabili ripercussioni sull'efficienza complessiva del sistema». Proprio per questo, così come richiesto in via ufficiale al municipio, il gestore auspica «che l'amministrazione possa trasmetterci tutta la documentazione progettuale esecutiva attualmente mancante, così da condividere una linea programmatica di interventi e una pianificazione strutturata dei servizi». Morini e Vignali avevano poi sollevato la questione del mancato lavaggio dei contenitori, e qui Sei Toscana fa mea culpa: «Siamo consapevoli delle criticità e stiamo già predisponendo un cronoprogramma di interventi sulle postazioni di Manciano. Tali interventi saranno condivisi con l'amministrazione per garantire la massima trasparenza e tracciabilità».Sindaco e assessora avevano segnalato anche l'aumento del numero dei bidoni, ma perché il gestore ha uniformato le modalità tra utenze domestiche e non domestiche. «Sarà oggetto di valutazione specifica nell'incontro con il Comune e Ato Toscana Sud la possibile e progressiva omogeneizzazione con gli standard in uso nei territori limitrofi», rispondono da Sei Toscana.C'era inoltre la questione della gestione delle isole ecologiche dedicate al conferimento dei rifiuti da parte di alcune utenze non domestiche. «Le attuali modalità di accesso libero non sono di competenza del gestore. La definizione di un sistema di accesso controllato (per limitare l'uso improprio e prevenire gli abbandoni) richiede infatti una decisione formale da parte dell'amministrazione, anche alla luce delle indicazioni già fornite in passato da Sei Toscana e della richiesta di riconversione o rimozione delle strutture avanzata dal gestore. È necessario, come più volte richiesto, un indirizzo chiaro da parte dell'amministrazione per risolvere definitivamente la problematica».Sempre «con spirito costruttivo e nella consueta ottica di collaborazione», il gestore getta acqua sul fuoco: «Ribadiamo dunque la nostra disponibilità a mettere a disposizione la nostra esperienza tecnica e operativa per supportare il Comune nel completamento della fase progettuale e nell'ottimizzazione dei servizi, nell'interesse della comunità e del decoro urbano. Confronto, pianificazione e sinergia operativa, in stretta collaborazione con l'Autorità di ambito, sono gli strumenti indispensabili per costruire insieme un sistema di igiene urbana efficiente, moderno e rispondente alle reali esigenze del territorio».

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