"Giù le armi, su i salari" è lo slogan scelto dai sindacati di base per lo sciopero nazionale di oggi in favore di diritti, pace, pensioni adeguate, sanità, scuola e stipendi, e contro la manovra economica del governo. «Lo sciopero generale indetto dal sindacalismo conflittuale e di base favorisce la possibilità di promuovere un vasto movimento popolare che si opponga alla guerra e al contempo rivendichi una diversa politica economica fondata sul rilancio del potere d'acquisto di salari e pensioni, il sostegno all'economia pubblica e al welfare, il riconoscimento e la regolarizzazione dei lavoratori migranti, la difesa degli spazi di libertà e di agibilità democratica e un'autentica politica di conversione ecologica, di difesa dell'ambiente e del territorio e per una agricoltura rispettosa delle risorse naturali», premettono Usb e Cobas.Hanno annunciato la propria adesione le sigle base Adl Varese, Cib Unicobas, Cobas Sardegna, Confederazione Cobas, Cub, Sgb, Sicobas, Usb, Usi-Cit e Cobas del lavoro privato. Per Grosseto, questo significa una manifestazione in programma alle 16,30 in piazza Socci e il verificarsi di eventuali disagi nei servizi sul territorio derivanti dall'astensione dal lavoro indetta per l'intera giornata; al netto dei servizi minimi garantiti. Adesione, tuttavia, non vuol dire necessariamente partecipazione. «In questo periodo di difficoltà, non è facile che si scelga di rinunciare a una giornata di lavoro (e di stipendio)», preannuncia Stefano Corsini (federazione provinciale Usb).Che poi spiega: «Il settore pubblico, in particolare, ha appena fatto l'ultimo rinnovo del contratto; che non copre nemmeno gli aumenti del costo della vita». Il sindacalista, infine, precisa: «A livello locale riscontriamo movimento: un risultato positivo. Anche se a noi sta più a cuore la manifestazione nazionale del 3 (domani) a Roma». In ogni caso, nell'intera provincia della Maremma e dell'Amiata fra le realtà coinvolte nello sciopero ci sono Acquedotto del Fiora, Autolinee Toscane, Asl Toscana sud est, Poste Italiane, mondo della scuola e Sei Toscana. Le aziende di pubblico servizio hanno reso noti gli elenchi dei servizi minimi garantiti nella giornata di oggi, pubblicati sui rispettivi siti internet a disposizione di tutti i cittadini