Dopo un rallentamento dovuto all’emergenza sanitaria ancora in corso, muove i primi concreti passi il progetto “Bethlehem green city: verso un modello virtuoso di sostenibilità ambientale”, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo di cui il Comune di San Giovanni Valdarno è il capofila. Il progetto durerà tre anni e avrà un costo di 1.495.024,56 euro di cui circa l’80%, 1.195.804,56, coperto con il contributo dell’Aics. L’obiettivo è quello di rafforzare il sistema di raccolta di rifiuti solidi urbani del distretto di Betlemme, avviando un sistema di raccolta differenziata, aumentando la consapevolezza e le capacità delle istituzioni locali e del Joint Service Council for Solid Waste Management (JSCWM, soggetto gestore della raccolta dei rifiuti), anche attraverso il sostegno ad iniziative di economia circolare urbana. È in cantiere lo studio sulla raccolta integrata dei rifiuti solidi urbani in Palestina con una prima fase che prevede l’analisi della composizione dei rifiuti: un esperto valuterà come cambia il composto a seconda dell'area geografica, la presenza o mancanza di turisti, il Ramadan e altri fattori chiave. I dati saranno poi analizzati da Sei Toscana che invierà alcuni professionisti prima dell’inizio dell’estate per seguire la progettazione organizzativa e impiantistica dell'Eco Center. Dovranno poi essere studiate e acquistate le attrezzature più idonee per la raccolta e la compattazione dei rifiuti nel distretto di Betlemme. Non appena possibile, sicuramente dopo la fine del Ramadan, saranno organizzate anche visite istituzionali di rappresentanti del Comune di San Giovanni Valdarno, della Fondazione Giovanni Paolo II, di Ato Toscana Sud, di Sei Toscana e di Confservizi Cispel Toscana. Intanto muove i primi passi anche la campagna di sensibilizzazione comunitaria sulla raccolta differenziata organizzata dai comuni di Betlemme e San Giovanni Valdarno con il prezioso supporto dalla Fondazione Giovanni Paolo II. Incontri di sensibilizzazione avverranno anche nelle scuole e in altre istituzioni competenti.