La Toscana sarà la prima regione “plastic free” d’Italia e una delle prime in Europa. A marzo, a Bruxelles, il Parlamento europeo ha varato una direttiva storica che prevede la messa al bando dal 2021 delle stoviglie in plastica: un modo per ridurre i rifiuti in mare (che per l’80 per cento sono costituiti da plastica). Ma i novecento stabilimenti balneari della costa toscana, dai confini con la Liguria fino alla Maremma, saranno ‘plastic free’ già da questa estate. Addio ovunque a piatti, bicchieri, cannucce e posate monouso. Regione ed esercenti, assieme ai Comuni, firmeranno infatti un’intesa, portata ultimamente in giunta dall’assessore alla presidenza, che metterà da subito tutte le stoviglie monouso al bando: si potranno smaltire le scorte già acquistate, ma poi dovranno essere sostituite da piatti, cannucce e bicchieri biodegradabili o biocompostabili. Non solo, anticipando gli obiettivi della direttiva europea, e anche il governo nazionale che al momento non ha legiferato in materia, la Toscana si sta preparando perché già a partire da settembre si preveda l’esclusione della plastica monouso presso le mense delle strutture della Regione, degli enti e delle agenzie regionali e dagli enti del Servizio sanitario regionale. La Toscana prosegue dritta nel suo impegno a favore dell’ambiente, una strada già delineata da qualche mese dopo che la Regione aveva già fatto da apripista sui raccolti dei rifiuti in mare con il progetto “Arcipelago Pulito”, consentendo ai pescatori di portare a riva (senza esserne più responsabili) i rifiuti tirati su con le reti. Progetto questo che vede la partecipazione diretta di Sei Toscana che, assieme all’amministrazione di Castiglione della Pescaia, ha avviato il progetto poche settimane fa.