Nel 2015 la percentuale di raccolta differenziata che l’Italia ha registrato è stata pari al 47,5%, facendo rilevare una crescita di +2,3 punti rispetto al 2014 (45,2%) e superando i 14 milioni di tonnellate di rifiuti raccolti separatamente. Di contro quelli smaltiti in discarica, nel 2015, sono stati circa 7,8 milioni di tonnellate, ed hanno fatto registrare una riduzione di circa il 16% rispetto al 2014 (quasi 1,5 milioni di tonnellate di rifiuti). Sono solo alcuni dei dati che emergono dal Rapporto Rifiuti 2016 di Ispra che è stato presentato a Roma lo scorso 20 dicembre. La fotografia di Ispra offre vari spunti di lettura, confermando un ritratto a luci ed ombre del nostro Paese nei confronti del ciclo integrato dei rifiuti urbani. La raccolta differenziata conferma nell'ultimo anno il suo trend positivo, sia in valori assoluti, sia in percentuale rispetto al tortale dei rifiuti prodotti, in aumento di quasi 3 punti rispetto al 42,3% del 2013. Il tasso di raccolta differenziata resta però inferiore agli obiettivi che la legge ci aveva indicato, e mostra un’Italia a più velocità: 58,6% per le regioni settentrionali, al 43,8% per quelle del Centro e al 33,6% per le regioni del Mezzogiorno. I dati della Toscana non si discostano dalle medie delle tre macro aree, con una percentuale di raccolta differenziata che nel 2015 è stata del 46,1%. I margini di miglioramento in merito alla raccolta differenziata sono quindi notevoli, segno che ancora molto si deve fare per far capire l’importanza di questa pratica. Buone notizie arrivano però dal tasso di avvio a riciclo, che costituisce il vero obiettivo della raccolta differenziata. La direttiva 2008/98/CE prevede di da conseguire il 50% entro il 2020 per la preparazione per il riutilizzo e il riciclaggio dei rifiuti urbani. Secondo la metodologia di calcolo adottata dall’Italia, la percentuale si attesta al 46%. Considerando l’aumento dei tassi di riciclaggio osservati negli ultimi anni, l’obiettivo del 50% potrebbe essere conseguito prima della scadenza del 2020. Miglioramenti a livello nazionale nel ciclo di gestione dei rifiuti urbani sono dimostrati anche dalle quantità di rifiuti smaltiti in discarica che nel 2015 sono stati circa 7,8 milioni di tonnellate, con una riduzione di circa il 16% rispetto al 2014 (quasi 1,5 milioni di tonnellate di rifiuti). A livello di macro area geografica, la riduzione maggiore si rileva al Nord (-26%), dove circa 680 mila tonnellate in meno di rifiuti sono smaltite in discarica. Al Centro (-14%) ed al Sud (-12%) si registrano riduzioni dello smaltimento più contenute, ma, comunque , significative.