I 105 comuni dell’Ato Toscana Sud fra i più virtuosi della regione nella raccolta degli pneumatici fuori uso. Nel 2016, delle 15.422 tonnellate totali raccolte in Toscana, oltre un terzo (5.671) provengono dalle province di Arezzo, Grosseto, Siena e dalla Val di Cornia, il territorio dove opera Sei Toscana. I dati sono stati elaborati e pubblicati dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile per conto di Ecopneus, la società consortile per il rintracciamento, la raccolta, il trattamento e la destinazione finale degli pneumatici fuori uso (pfu). Lo studio evidenzia come in Italia siano state oltre 245.000 le tonnellate di pfu gestite nel 2016, con il 56% di recupero di materia effettivo, generando notevoli benefici, sia in termini ambientali (477.000 tonnellate di CO2 di emissioni evitate all’anno, equivalenti a 293.000 automobili che percorrono 10.000 km; un risparmio di 1.163 milioni di m3 di acqua, come quella contenuta in 465 piscine olimpioniche) che economici (come un significativo risparmio sulla spesa corrente associato alle importazioni di materie prime evitate). Con le sue 15.422 tonnellate, la Toscana è l’ottava regione in Italia per quantità di pfu raccolti, con la Lombardia che si conferma la più virtuosa (29.409 tn), seguita da Puglia (23.566 tn) ed Emilia Romagna (22.971). Scendendo più nel dettaglio dello studio promosso da Ecopneus, si scopre che in Toscana la provincia di Arezzo (1.783 tn) è dietro solamente a Firenze (3.852 tn) e precede di pochissimo la provincia di Siena con le sue 1.797 tonnellate di pfu. Bene anche il territorio grossetano dove lo scorso anno sono state raccolte 1.491 tonnellate, mentre la Val di Cornia si attesta sulle 550 tn (delle 1.167 tn totali registrate nella provincia di Livorno). Nel territorio dell’Ato Toscana Sud, i pfu possono essere conferiti dai cittadini presso i centri di raccolta e le stazioni ecologiche adeguatamente attrezzate (qui maggiori informazioni sulle strutture attive nei 105 comuni dell’Ato Toscana sud), oppure gestiti attraverso aziende specializzate. Gli pfu vengono riciclati trasformandosi in polverino per asfalti silenziosi, pavimentazioni sportive ecologiche e insonorizzazioni per l’edilizia, ma anche per fornire energia sostenibile per famiglie e aziende. Ad oggi, l’impiego della gomma riciclata si concentra in pavimentazioni sportive (30%), aree da gioco per bambini (13%), isolanti acustici per edilizia (5%) e asfalti a bassa rumorosità (1%).