Il Ministero dell’Ambiente ha recentemente pubblicato e trasmesso al Parlamento la “Relazione sullo Stato dell’Ambiente” (RSA), a otto anni dall’analogo precedente documento. La Relazione costituisce uno strumento per chi desidera approfondire sotto il profilo scientifico la situazione dell’ambiente italiano. Un lavoro che consente di avere piena conoscenza del nostro territorio, dei suoi ecosistemi, della sua biodiversità, dei punti di forza e insieme delle sue criticità. L’Italia che emerge dal documento è un Paese saldamente incardinato nel sistema di tutele ambientale definito dall’Unione Europea, che è probabilmente il più attento e completo del mondo. Siamo fra i sistemi-paese con la più alta efficienza energetica, abbiamo performance nelle rinnovabili che non solo ci pongono ai vertici del continente, ma ci collocano all’avanguardia a scala mondiale. In alcuni settori però il Belpaese sconta ritardi antichi, ad esempio in quello dei rifiuti dove ancora si è al di sotto degli standard europei per la raccolta differenziata che pure segna una decisa crescita rispetto agli anni passati e si attesta al 47,5% (i target UE sono del 65%). Altro elemento di criticità è costituito dalle discariche dove finisce ancora circa il 40 % dei rifiuti, con aree del Paese in cui tale percentuale è più che doppia (soprattutto nel Meridione). Un elemento di problematicità che emerge è la qualità dell’aria delle città, che in massima parte è condizionata negativamente dalle emissioni (in diminuzione) dei consumi civili e dei trasporti. A incidere sui superamenti dei limiti sono anche le condizioni climatiche peggiorate negli ultimi anni con periodi di siccità più lunghi e l’assenza di vento che determinano l’accumulo di sostanze inquinanti specie in aree “chiuse” a ridotto ricambio d’aria. Nel complesso la “Relazione sullo Stato dell’Ambiente” con le sue quasi mille pagine contenenti i dati relativi a tutti gli aspetti ambientali, rappresenta uno strumento di lavoro da consultare per avere un quadro di riferimento utile nel quale operare quotidianamente.
Qui è possibile consultare Relazione sullo Stato dell’Ambiente.