Quando la raccolta differenziata dei cellulari aiuta l’Africa

Disfarsi di vecchi smartphone e iPhone in modo corretto per aiutare l’Africa. Il Museo di storia naturale della Maremma, a Grosseto, ha aderito alla campagna per la raccolta dei cellulari esausti promossa dal Jane Goodall Institute Italia: la struttura museale di Fondazione Grosseto Cultura è il nuovo punto di raccolta italiano – il primo e unico, finora, ad essere istituito nel sud della Toscana – dove si potranno consegnare i vecchi telefoni cellulari in modo che siano poi recuperati e riciclati adeguatamente. Un’azienda partner del Jane Goodall Institute Italia ritirerà i cellulari raccolti e ne riciclerà i preziosi materiali: con i proventi si potrà sostenere l’istruzione dei bambini di Sanganigwa, l’orfanotrofio sostenuto dal JGI Italia che si trova in Tanzania, a pochi chilometri dal Parco Nazionale di Gombe, dove Jane Goodall avviò i suoi studi sugli scimpanzé. «Nei nostri apparecchi elettronici – spiega Andrea Sforzi, direttore del Museo di storia naturale della Maremma – ci sono dei metalli la cui estrazione mette a rischio interi habitat naturali. Alcuni di questi minerali, ad esempio il coltan, vengono estratti in giacimenti presenti nella regione del bacino del fiume Congo, l’habitat di una delle popolazioni di scimpanzé più grandi, che è riuscita finora a mantenere una buona varietà genetica, elemento fondamentale per la conservazione della specie. Riciclare i vecchi cellulari significa riutilizzare queste risorse e contribuire a ridurne l'estrazione, proteggendo l'ambiente”.

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