Lezioni in classe, laboratori, visite agli impianti: “RI-Creazione. Da oggetto a rifiuto …e ritorno. La via delle 4 R”, il progetto di educazione ambientale promosso da Sei Toscana, è tornato fra i banchi di scuola. Dopo lo straordinario riscontro avuto nella prima edizione, anche per questo anno scolastico Sei Toscana incontrerà quasi 8000 ragazzi (circa 350 classi le classi coinvolte), riportando nelle scuole primarie e secondarie di primo grado dei comuni della Toscana del sud percorsi educativi per approfondire l’argomento dei rifiuti e del ciclo dei materiali. L’obiettivo è quello di incentivare la diffusione di buone pratiche quotidiane, sia a casa che a scuola, e ridurre l’impatto dei nostri comportamenti quotidiani sull’ambiente, costruendo un sistema di relazioni finalizzato a creare occasioni utili nell’educazione allo sviluppo sostenibile dei cittadini del domani. Anche per questa seconda edizione del progetto, l’offerta formativa prevede dei percorsi diversificati e strutturati in relazione alle varie fasce d’età degli alunni e finalizzati all’approfondimento di una o più delle “4R” del ciclo dei rifiuti (Riduzione, Riutilizzo, Riciclo, Recupero). Per le classi I e II della Scuola Primaria, il percorso (“Ogni cosa al suo posto – La natura non rifiuta”) prevede di far apprendere agli alunni il concetto di rifiuto, a far riconoscere le varie tipologie di rifiuto e quindi come differenziarlo, a seconda delle principali caratteristiche che possiede, ma anche a quali comportamenti adottare per ridurne la produzione. Alle ultime tre classi della Primaria invece (III, IV e V) vengono proposti due percorsi didattici: uno (“Chi l’ha detto che non serve più – Riduzione, Riutilizzo”) finalizzato a far comprendere soprattutto l’importanza del concetto del riutilizzo. La consapevolezza che alcuni oggetti possono essere riutilizzati in altro modo, prima di farli diventare rifiuti, aiuterà gli alunni a riflettere sullo spreco (alimentare e non solo) che caratterizza la nostra società dei consumi. Durante il percorso, gli studenti possono anche promuovere un’azione, da condurre a scuola o in famiglia, che possa contribuire a incentivare il riutilizzo degli oggetti e a ridurre lo spreco. L’altro (“Il ciclo del riciclo – Riduzione, Riciclo”), che serve a far conoscere soprattutto la filiera del riciclo partendo dall’osservazione di cosa avviene in natura, le diverse tipologie dei rifiuti e organizzare una buona raccolta differenziata così da poter garantire ai materiali di essere riciclati. Tre invece i percorsi formativi rivolti agli alunni delle Scuole Secondarie di I grado. “Meno è meglio – Riduzione”, dove viene posto l’accento sull’importanza dei comportamenti virtuosi individuali e collettivi, a scuola o in famiglia, per ridurre la produzione dei rifiuti. I ragazzi vengono coinvolti nell’osservazione degli acquisti effettuati nel loro ambito familiare o nella classe e nell’individuazione di possibili azioni di cambiamento, monitorando i risultati di riduzione dei rifiuti alla fine del percorso. “Da cosa rinasce cosa – Riduzione, Riciclo” che serve a far conoscere la filiera del riciclo partendo dall’osservazione di cosa avviene in natura, dove grazie al ciclo produttori-consumatori-decompositori non vengono prodotti rifiuti ma avviene una trasformazione della materia. La nostra società ha invece bisogno di attività industriali per garantire il riciclo dei materiali e il percorso serve a far conoscere queste attività. “La risorsa nascosta - Riduzione, Recupero”, improntato alla conoscenza della possibilità di recuperare materia e energia dai rifiuti per ridurre anche i quantitativi da smaltire in discarica. Partendo dall’osservazione di quanta energia è possibile recuperare da un sacco di rifiuti indifferenziati, i ragazzi potranno individuare l’energia contenuta in ogni componente e scoprire il percorso che porta a selezionare i rifiuti per ottenerne il combustibile da avviare a recupero energetico. Ogni percorso prevede, se richiesto dalla scuola, anche una visita agli impianti presenti nella Toscana del sud, o alle strutture a servizio della raccolta come stazioni ecologiche e centri di raccolta. Un’offerta formativa molto articolata che, anche quest’anno, è stata proposta a tutti gli istituti scolastici dei comuni della Toscana del sud in forma totalmente gratuita.
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