I Soci di Sei Toscana hanno approvato all’unanimità il bilancio dell’esercizio chiuso al 31.12.2015 con un utile netto di oltre 2,064 milioni di euro (1,8 milioni di euro nel 2014) ed il valore totale della produzione che supera i 165 milioni di euro. Dal punto di vista industriale nel corso del 2015 Sei Toscana ha gestito complessivamente oltre 478.000 tonnellate di rifiuti urbani e assimilati, di queste, circa 176.000 tonnellate sono state differenziate ed avviate al recupero, ricavando poco meno di 7 milioni di euro dalla loro vendita che, in applicazione del contratto di servizio con Ato, vengono interamente portati in detrazione dal corrispettivo dei servizi di raccolta. L’impatto sulla struttura complessiva dei ricavi è infatti neutro. Gli investimenti hanno raggiunto un valore di circa 16 milioni di euro, circa 3 milioni in più rispetto al primo anno di gestione, a testimonianza dell’impegno della società nel continuare l’opera di miglioramento e adeguamento delle strutture per garantire un servizio più efficace ed efficiente nei comuni serviti. Sono infatti stati acquisiti 160 nuovi mezzi per la raccolta e lo spazzamento, circa 15.000 nuovi contenitori per rifiuti oltre ad interventi su più di 20 strutture a servizio della raccolta come cantieri, sedi operative, centri di raccolta e stazioni ecologiche. Nel corso del 2015 Sei Toscana, in accordo con Ato Toscana Sud e le amministrazioni comunali, ha attivato nuovi servizi di raccolta, domiciliare nei comuni di Arezzo, Capolona, Castelfranco Piandiscò, Castiglion Fiorentino, Civitella val di Chiana, Cortona, Foiano della Chiana, Monte San Savino, Follonica, Monte Argentario, Scarlino e stradale come la raccolta dell’organico a Castiglione della Pescaia e Orbetello o il passaggio alla raccolta monovetro a Bucine, in un lavoro di riorganizzazione su area vasta che ha interessato più di 90mila abitanti e che proseguirà anche nel prossimo futuro. A questi vanno aggiunte le aperture dei nuovi centri di raccolta\\stazione ecologiche a Monte Argentario, Capalbio, Radda in Chianti e Radicondoli. “Sono dati positivi – spiega l’amministratore delegato della società, Eros Organni – che certificano come il cammino intrapreso sia quello giusto. Nel corso del 2015 è proseguito il processo di consolidamento del nuovo modello di gestione integrata di ambito sull’intero territorio dell’Ato Toscana Sud e, a far data dal 1 novembre scorso, è stato completato il previsto allargamento della gestione anche ai sei comuni della Val di Cornia. La presenza di una società di gestione come Sei Toscana, operante con una particolare attenzione ai principi di equilibrio economico e finanziario della gestione, ha riacceso un forte interesse del sistema del credito ed è stato così possibile effettuare importanti investimenti capaci di far fronte alle situazioni di inefficienza e obsolescenza che caratterizzavano alcune delle strutture, attrezzature e mezzi ricevuti in dotazione dai vecchi gestori”. “L’obiettivo del miglioramento dei servizi è sempre in primo piano – dichiara il presidente Simone Viti - ed è nostra intenzione lavorare nello spirito di condivisione e collaborazione con le amministrazioni comunali e con l’autorità di ambito per individuare soluzioni su tutto ciò che compete al gestore. Siamo convinti di avere numeri, forza innovativa e capacità industriale per gestire il servizio in modo efficiente, efficace e sostenibile”.