Un incontro partecipato quello sulla gestione dei rifiuti che si è svolto ieri a Nomadelfia, con tante domande provenienti da un pubblico attento e desideroso di avere tutte le informazioni utili per svolgere al meglio il compito di cittadini responsabili nel dare il proprio contributo nella tutela dell’ambiente. L’incontro richiesto a Sei Toscana dalla comunità fondata da Don Zeno, alle porte di Grosseto, si è protratto oltre il tempo previsto dagli organizzatori per le tante domande che i Nomadelfi hanno posto all’azienda; alla fine della presentazione sul ciclo integrato dei rifiuti, infatti, sono state fatte tantissime le richieste per sciogliere tutti i dubbi sulle modalità da seguire per una corretta raccolta differenziata. Molti i quesiti anche riguardo la gestione corretta delle diverse tipologie dei rifiuti che provengono dalla loro attività, principalmente agricola, che rappresentano la primaria forma di sostegno di questa comunità che si definisce “un popolo di volontari cattolici che vuole costruire una nuova civiltà fondata sul Vangelo”. Il popolo dei Nomadelfi è costituito ad oggi da 300 persone, in gruppi di 50 famiglie riunite in “gruppi familiari” che condividono tutto: dagli alloggi ai figli. Non esiste a Nomadelfia né proprietà privata né beni individuali: tutti beni sono infatti in comune, non circola denaro, si lavora all’interno della comunità e non si è pagati. I gruppi familiari condividono l’educazione dei figli e sono disponibili ad accogliere ragazzi in affido. Un piccolo popolo che segue una sua Costituzione basata sul Vangelo, riconosciuta dallo Stato come associazione civile organizzata sotto forma di cooperativa di lavoro, e dalla Chiesa come Parrocchia e associazione tra fedeli, cui si aderisce per libera scelta e da cui si è liberi di ritirarsi in qualsiasi momento, anche se “chi si fa nomadelfo si impegna per tutta la vita”. Non esistono negozi a Nomadelfia ma magazzini, dove vengono distribuiti generi alimentari e abbigliamento secondo le necessità dei vari gruppi familiari, in proporzione al numero delle persone e secondo le esigenze dei singoli. I rifiuti vengono gestiti seguendo una raccolta differenziata di carta e cartone e multi materiale; la frazione organica viene data come mangime agli animali o compostata direttamente. La raccolta differenziata riguarda anche i rifiuti ingombranti, i RAEE, il materiale che origina dall’attività dei campi e in accordo con Sei Toscana portata poi alla filiera della selezione e del recupero. Ma i Nomadelfi ci tengono molto a fare la loro parte di cittadini responsabili dell’ambiente e non solo di quello in cui vivono: l’incontro richiesto era proprio fatto nell’ottica di saperne di più e sentirsi partecipi ed integrati di un sistema complesso come quello della gestione dei rifiuti. Con la voglia di andare avanti in questo percorso di formazione della comunità, a partire dai ragazzi che seguono il percorso educativo, anche questo interno ed auto organizzato; per questo si sono già candidati a partecipare alla prossima edizione di “Ri-Creazione”, il progetto di educazione ambientale che Sei Toscana organizza per le scuole di tutti i Comuni serviti e che quest’anno vede la partecipazione di oltre 7000 studenti.