Un decalogo verde per mettere l’Italia sulla strada della transizione alla green economy attraverso un programma di azioni che rendano più “verde” il Paese. Presentate a Ecomondo, durante la prima giornata degli Stati Generali, le dieci proposte elaborate dal Consiglio Nazionale della Green Economy (formato da 66 organizzazioni di imprese della green economy italiana). I 10 capitoli sono: l’inserimento della green economy tra le priorità dell’agenda parlamentare e di governo; il clima; l’economia circolare; la rigenerazione urbana; la mobilità sostenibile; l’agricoltura sostenibile; la qualità ecologica delle imprese italiane; il capitale naturale; le risorse idriche e l’efficacia delle politiche pubbliche. “Agli Stati Generali della Green Economy cresce e trova alimento la cultura dell’ambiente come motore di sviluppo globale per la società italiana – ha affermato il ministro Gian Luca Galletti –. Questa è anche la mia visione dell’Italia del domani, questa è la visione degli “Stati Generali”. Dialoghiamo su misure, progetti, programmi, interventi ma abbiamo tutti un obiettivo comune: sostenere e far crescere la green economy, e attraverso essa, far crescere il paese”. Fra le dieci proposte, spicca la volontà di “puntare sull’economia circolare per superare il modello lineare di spreco e alto consumo di risorse”. Per ottenere questo risultato occorre recepire rapidamente il pacchetto economia circolare e rifiuti, incentivare la riduzione della produzione di rifiuti, migliorare la riciclabilità dei prodotti e svilupparne il mercato, rendere residuali incenerimento e discarica. Nel 2016 la raccolta differenziata dei rifiuti urbani in Italia ha raggiunto il 52,5%, il riciclo è al 47,7% e lo smaltimento in discarica è sceso al 25% con 7,4 Mton (la metà del 2010). Vi sono diverse Regioni che superano ormai il 60% di raccolta differenziata, ma ve ne sono 4 che sono ancora sotto il 35% (Sicilia, Molise, Calabria e Puglia). Nel 2016 gli imballaggi avviati al riciclo sono arrivati a 8,5 Mton pari al 67,1% (obiettivo UE 55%); la raccolta della frazione organica è cresciuta di 450 mila tonnellate ed è arrivata a 6,5 Mton. La forte crescita delle raccolte e del riciclo però non è ancora accompagnata da corrispondenti sbocchi di mercato, con difficoltà in particolare per le plastiche e per la carta. E’ proprio qui che bisogna lavorare, rilanciando al massimo l’idea del riciclo e della green economy come volano di sviluppo economico del Belpaese.