Molti dibattiti in merito alle percentuali di raccolta differenziata, chi con toni trionfalistici, chi invece prendendo atto di risultati ancor poco soddisfacenti, tutto ha avuto risalto mediatico dopo la pubblicazione dei dati dalla Regione Toscana. Indubbiamente rappresentano importanti indicatori e la normativa detta precisi obiettivi in merito, ma nessuno ha parlato di quanto viene effettivamente avviato a riciclo dopo che si è raccolto in maniera separata. A tale proposito, in concomitanza con la pubblicazione dei dati, a Bruxelles vi è stato un importante passaggio della commissione ambiente che in una relazione ha ribadito come sia importante l’attenzione alla raccolta differenziata, ma anche come vi sia soprattutto bisogno di una spinta all’economia circolare con un sempre maggior avvio a riciclo delle materie prime seconde, una maggiore durabilità dei beni e sempre meno ricorso alle discariche. Con queste parole d’ordine la commissione ambiente del parlamento europeo ha così ribadito nella sua relazione sull’economia circolare (relatrice Simona Bonafè), con la quale si chiedono modifiche al pacchetto legislativo proposto dalla Commissione europea nel dicembre 2015, la necessità di alzare l’asticella degli obiettivi da raggiungere nel prossimo futuro. In particolare si chiede che entro il 2030 vengano raggiunti un tasso di avvio a riciclo pari al 70% per i rifiuti urbani, con uno specifico target dell’80% per quanto riguarda i rifiuti da imballaggi. Allo stesso tempo si chiede vi sia una riduzione dei conferimenti in discarica, che non dovranno superare la soglia del 5%, nonché una riduzione nella produzione dei rifiuti costruendo prodotti che siano più riciclabili, più facili da riparare e da riusare. In Toscana e così anche nel bacino sud della regione, grazie ad un efficiente sistema impiantistico a supporto delle varie raccolte differenziate, oggi si riesce ad avviare a riciclo l’84% del totale delle raccolte differenziate. I numeri sono stati elaborati da Toscana Ricicla (piattaforma che raggruppa i principali gestori della regione) sulla base della Banca dati Anci Conai 2015, che a differenza di altri rapporti prende in esame anche i dati specifici dell’avvio a riciclo. Per alcuni materiali l’avvio a riciclo si attesta addirittura intorno al 100%, come ad esempio per il legno ed i metalli, per altri come il vetro al 95% mentre la carta ed il cartone si attestano al 92%. Per il multimateriale, cioè gli imballaggi in materiali misti come plastica, alluminio, acciaio o poliaccoppiati, l’avvio a riciclo è stato dell’88,94%. Detto ciò non possiamo assolutamente accontentarci, ma dobbiamo e possiamo fare di più. Da un punto di vista quantitativo, poiché sono da incrementare le quantità di rifiuti raccolti separatamente da avviare successivamente a riciclo; da un punto di vista qualitativo, poiché in quel 16% di rifiuti raccolti separatamente che non possiamo avviare a riciclo ci sono pochissimi scarti di processo e tanti errori di conferimento.