In relazione ad alcuni articoli pubblicati dagli organi di informazione, Sei Toscana ritiene doveroso chiarire alcuni aspetti legati alla definizione delle tariffe e ai servizi erogati.
Per quanto concerne la formulazione delle tariffe, è utile ricordare che la definizione dei PEF (Piani Economici Finanziari) avviene secondo quanto previsto dal metodo ARERA (l’Autorità nazionale di Regolazione per Energia Reti e Ambiente). Il nuovo metodo – già adottato da diversi anni per altri servizi pubblici (come acqua, energia elettrica e gas) e in vigore dal 2020 per il settore dei servizi di igiene ambientale – ha introdotto importanti cambiamenti nel sistema di calcolo, definendo chiaramente quelli che sono i costi ammissibili, le modalità di rivalutazione (anche in relazione al forte aumento inflattivo degli ultimi anni) e i modelli di ripartizione, inserendoli in una cornice di riferimento di carattere nazionale.
Tali elementi sono a disposizione degli Enti di regolazione (come Ato Toscana Sud, l’Ente che comprende tutti e 104 i Comuni dell’ambito in cui svolge i servizi Sei Toscana) che ne definiscono l’applicazione, seguendo il principio dell’equilibrio economico-finanziario del gestore e, al tempo stesso, garantendo il massimo livello di protezione della tariffa per i cittadini/utenti dei servizi.
Ciò premesso, la società ritiene utile evidenziare che i costi presentati ogni anno da Sei Toscana, assolutamente in linea con quelli nazionali (come evidenziato anche da alcuni studi nazionali di settore) sono sempre oggetto di valutazione di coerenza da parte di un soggetto terzo individuato proprio dall’Ente di regolazione (Ato Toscana Sud) e sono relativi all’intero bacino secondo quanto previsto dal nuovo metodo ARERA. È compito poi di Ato provvedere alla collocazione e alla ripartizione di tali costi all’interno dei PEF dei singoli Comuni. PEF che, oltre a coprire i costi dei servizi richiesti dalle singole Amministrazioni, comprendono anche i costi del trattamento e smaltimento dei rifiuti (di competenza delle società gestori di impianti e non di Sei Toscana) e di altri servizi ambientali (come, ad esempio, la bollettazione) non in capo al gestore. La tariffa finale, Tari, che tutti i cittadini\attività sono tenuti a pagare comprende quindi diversi elementi e non solamente ed unicamente i costi imputabili ai servizi di raccolta effettuati dal Gestore.
In merito alla richiesta di trasparenza avanzata da qualche Amministratore, Sei Toscana ritiene doveroso chiarire alcuni punti. Innanzitutto, è bene ricordare che il dato relativo alle “locazioni” comprende al proprio interno non solo gli affitti degli immobili (come, ad esempio, cantieri operativi e sedi amministrative), ma anche i costi di noleggio degli automezzi e delle attrezzature di raccolta necessari allo svolgersi del servizio. A tal proposito, il nuovo management della società, in carica dal 2020, ha dato un indirizzo diverso rispetto al precedente, riducendo in modo significativo il noleggio e indirizzandosi sull’acquisto diretto di nuovi mezzi\attrezzature di servizio. Questa scelta, come è facile vedere leggendo i dati di bilancio, ha comportato una significativa riduzione dei costi per circa 4milioni di euro dal 2021 al 2023. I dati citati, relativi al 2022, comprendono 7,3 milioni di euro per noleggio automezzi e attrezzature, e circa 1,6 milioni per l’affitto immobili riferibili a 40 diverse sedi e cantieri aziendali dislocate nel territorio (che copre una superficie di oltre 12mila km²).
Per quanto concerne la voce “consulenze e prestazioni di servizio” è utile chiarire che quanto iscritto a bilancio di Sei Toscana riguarda prevalentemente servizi e consulenze estranee al perimetro tariffario e ha risentito nel 2022 di un importante contenzioso con l’erario. La parte indicata nel PEF per il 2022, relativamente a queste voci, è stata di circa 540mila euro, puntualmente documentate all’Ente validatore nominato da Ato. Anche tale voce ha inoltre subito una riduzione visto che nel 2021 ammontava a circa 680mila euro.
Sei Toscana ribadisce pertanto il contesto di massima trasparenza, e non potrebbe essere altrimenti, entro cui opera nello sviluppo delle proprie attività, non soltanto con il comune di Grosseto o di Siena, ma con l’intera Autorità di Ambito composta da tutti i 104 Comuni dell’Ato Toscana Sud.
“Per raggiungere gli obiettivi, condivisi, in termini ambientali, di efficienza ed economici, non si può prescindere dalla stretta collaborazione fra Gestore (Sei Toscana), le Amministrazioni comunali (rappresentate da Ato Toscana Sud) e le comunità (cittadini ed attività economiche) – dice il presidente di Sei Toscana, Alessandro Fabbrini –. Una collaborazione che, come avvenuto con l’aggiudicazione di oltre 21 milioni di euro di finanziamenti PNRR per la realizzazione di 30 progetti volti a migliorare la qualità dei servizi ambientali e delle infrastrutture, può portare grandi benefici a tutto il territorio. La Società, così come sempre fatto sino ad oggi, ribadisce la disponibilità a chiarire ogni aspetto legato alla gestione rifuggendo però nel modo più assoluto di cadere in polemiche strumentali di carattere politico (anche a mezzo stampa) che potrebbero sorgere con ancor più facilità visto l’avvinarsi dei prossimi appuntamenti elettorali”.