Sei Toscana, in qualità di gestore dei servizi di raccolta dell’Ato Toscana Sud, preso atto della volontà dell’Amministrazione comunale di Siena, si è attivata per dare seguito alle richieste avanzate. Il Gestore, tuttavia, ritiene utile evidenziare alcuni punti di attenzione.
Il percorso avviato nel 2019 nel comune di Siena, nonostante le interruzioni dovute alla pandemia, ha visto la cittadinanza coinvolta in un processo di informazione e sensibilizzazione senza precedenti, che ha reso la comunità più consapevole in termini di responsabilità condivisa e coscienza ambientale.
I risultati sono positivi non soltanto in termini di fruizione del servizio (oltre 21.000 utenze servite da raccolta stradale utilizzano regolarmente la 6card), ma anche e soprattutto in termini di raccolta differenziata e qualità dei materiali che, seppur migliorabili, risultano funzionali ai processi di riciclo.
A tal proposito, è doveroso evidenziare come, nel giro di pochi anni, Siena abbia visto crescere le percentuali di raccolta differenziata di circa 20 punti (dal 43% del 2019 al 62% del 2022), diventando il capoluogo più virtuoso dell’Ato Toscana Sud. Non solo, dalle analisi merceologiche che periodicamente Sei Toscana effettua a campione, la qualità dei materiali raccolti risulta essere di gran lunga superiore ad altre realtà analoghe.
Risultati raggiunti grazie anche alla promozione di azioni correttive mirate nei confronti di quelle utenze che, così come riscontrato dalle specifiche informazioni sui conferimenti rilevate tramite l’accesso ai cassonetti con 6card, avevano tenuto comportamenti impropri nella gestione dei propri rifiuti. L’accesso “libero” ai cassonetti, senza tracciabilità, temiamo possa comportare un peggioramento delle qualità dei materiali raccolti, con relativi problemi legati allo smaltimento dei rifiuti, sia a livello ambientale che di costo.
Oltre ai buoni risultati ottenuti sotto il profilo ambientale, la necessità di dover disporre di uno strumento nominativo per il conferimento dei rifiuti (la 6card, appunto) ha contribuito e stimolato molti utenti non iscritti a ruolo TARI, ma di fatto domiciliati sul territorio comunale, a regolarizzare la propria posizione, permettendo così anche un significativo recupero di risorse per le casse comunali.
In ultimo, ma non per importanza, la sospensione dell’accesso controllato blocca di fatto il percorso propedeutico all’introduzione di una tariffazione puntuale, obiettivo che la precedente Amministrazione, in linea anche con quanto stabilito dal Piano di Revisione dei Servizi approvato dalle 104 Amministrazioni dell’Ato nel gennaio 2022, aveva assunto come caposaldo.
L’introduzione di sistemi di tracciamento dei conferimenti dei rifiuti rappresenta un’evoluzione necessaria nella gestione delle raccolte e dei servizi di igiene urbana, a livello locale, regionale e nazionale. Basti ricordare come l’introduzione di sistemi di riconoscimento dell’utenza (con card, con chiavetta, app, raccolte domiciliari porta a porta, ecc.) costituisca già ad oggi una scelta intrapresa da molti comuni, di piccole, medie e grandi dimensioni, anche al di fuori del contesto gestito da Sei Toscana (come, ad esempio, Firenze) e percorso obbligato ai fini del raggiungimento degli obiettivi di equità applicativa che stanno alla base dell’applicazione della tariffazione puntuale.
Sicuramente, l’adozione di nuovi sistemi di raccolta più avanzati comporta anche il dover affrontare problematiche legate alla facilità di fruizione degli strumenti e al necessario adeguamento dei comportamenti da parte dei cittadini, elemento quest’ultimo di importanza centrale per il raggiungimento degli obiettivi posti alla base dell’adozione di qualsiasi modello di raccolta si ritenga di adottare. Su questo è importante evidenziare che, in qualità di Gestore, abbiamo ben presenti criticità e margini di miglioramento, così come abbiamo ben presenti le azioni correttive e le proposte di perfezionamento da effettuare. Tra queste, sicuramente, l’utilizzo dei nuovi contenitori di raccolta di ultima generazione, come quelli adottati, per rimanere nell’ambito della provincia di Siena, nei comuni della Valdelsa e della Val d’Orcia e sui quali la Società prevede un investimento economico importante per l’acquisto così come proposto dal piano industriale di Sei Toscana ed approvato nel Piano di Revisione dei Servizi da parte dell’Assemblea dei Comuni appartenenti all’Ambito Toscana Sud.