«Furbetti» dei rifiuti, altra stretta

NUOVO ATTO per «Io sono Montevarchi, rispetto le regole, rispetto la mia città». Tornerà nei primi mesi di quest’anno la campagna di comunicazione sul decoro urbano pensata dall’amministrazione comunale per pubblicizzare le buone pratiche di convivenza civile. Partito nel novembre del 2016, il battage si era sviluppato con una serie di spot televisivi e radiofonici, messaggi sui social e sul sito internet dell’ente, poster 6x3, cartoline e un depliant realizzato in cinque diverse lingue, italiano, inglese, francese, spagnolo e cinese. Con un costo di poco inferiore ai 10 mila euro, gli amministratori avevano richiamato la cittadinanza al senso di appartenenza alla comunità che passa anche dall’essere i primi attori nella cura di spazi comuni e ambiente. Nella lista dei divieti, sanciti da regolamenti comunali spesso dimenticati, giocare a pallone in vie e piazze pubbliche, stendere i panni alle finestre delle abitazioni del centro storico, abbandonare per strada i rifiuti ingombranti o le deiezioni dei cani e danneggiare per puro divertimento i beni della collettività. E se in qualche caso l’obiettivo è stato centrato, in altri, purtroppo, l’incuria non si è fermata. NERVO SCOPERTO ancora l’abbandono dell’immondizia, una piaga che si riapre di continuo nel capoluogo e nelle frazioni che devono fare i conti quasi ogni giorno con un quadro desolante: sacchetti lasciati accanto ai cassonetti e cestini di raccolta dei rifiuti e scarti voluminosi di qualunque genere in bella mostra vicino alle isole ecologiche. Un malcostume che non accenna a ridimensionarsi sebbene molti punti sensibili vengano controllati dalle telecamere di videosorveglianza e le multe, peraltro salate e incrementate da 100 a 300 euro, siano in costante crescita. E che viene amplificato sul web dove si moltiplicano le segnalazioni degli abitanti con tanto di reportage fotografici e video, testimonianze evidenti che è lontano il cambio di passo culturale decisivo. Montevarchi, dunque, riprova a sensibilizzare i residenti «con le buone». Del resto «la campagna – ha spiegato l’assessore Lorenzo Posfortunato durante l’ultima seduta del Consiglio comunale – è stata realizzata in modo tale da poter essere riproposta costantemente».

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