Le mosse di IREN

Tornare a percorrere rapidamente la strada della sostenibilità e ad affrontare le sfide del climate change, «che dice il presidente di Iren Luca Dal Fabbro alcuni importanti operatori economici hanno abbandonato con lo scoppio della crisi energetica». La sostenibilità non soltanto è un'urgenza, nota Dal Fabbro, «visto che il surriscaldamento di 1,5 gradi sarò raggiunto già nel 2034 e non a fine secolo come era stato inizialmente ipotizzato». È anche un’opportunità per le imprese: «I criteri Esg conciliano se gli aspetti etici con quelli di business, permettendo alle aziende di usare la sostenibilità come strumento competitivo, distinguersi attraverso l'impatto sociale e assicurare efficienza e trasparenza nella gestione aziendale».

Di questa sfida si parlerà a Genova il primo dicembre durante l'evento «Esg Challenge 2023» organizzato dalla multiutility con l'obiettivo di arricchire la conoscenza e la discussione «perché spiega Dal Fabbro produrre CO2 avrà un costo sempre più alto, lo abbiamo già visto con l’aumento del prezzo dei titoli per i diritti a emettere. Sarà un serio tema da gestire ambientalmente ed economicamente. Chi adatterà da subito i propri processi e la propria attività in chiave Esg avrà benefici: il consumo di energia e l'impatto ambientale sono destinati infatti a divenire voci di costo significative per le aziende». Senza tralasciare gli effetti del global warming. «Basti ricordare dice il presidente di Iren che quest'anno a causa della siccità l'agricoltura ha patito danni per 6 miliardi e le centrali idroelettriche e termoelettriche hanno diminuito notevolmente la produzione a causa della mancanza d'acqua». La formula vincente sarà produrre con meno emissioni e utilizzando materie prime di recupero. Come l’acqua, i metalli, il legno. Iren realizzerà in Toscana un impianto per estrazione recupero di metalli preziosi dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee), tra i quali oro, argento, palladio e rame. L'impianto, operativo dal secondo semestre 2023, sarà costruito nel polo dedicato all'economia circolare che sta sviluppando a Terranuova Bracciolini, in provincia di Arezzo. La collocazione geografica faciliterà le sinergie industriali con il distretto orafo aretino. A Vercelli Iren sta realizzando un impianto per la trasformazione del legno di scarto e la produzione di pallet e blocchetti che entrerà in funzione a inizio del 2023. E a Gavassa (Reggio Emilia) costruirà un biodigestore, che entrerà in funzione a inizio 2023 e produrrà nove milioni di cu bi di biometano. «Iren dice Dal Fabbro si pone come partner di riferimento delle pubbliche amministrazioni. Le multiutility hanno un modello di business virtuoso perché sono realtà fortemente presenti sul territorio e sono in grado con i propri servizi di fare da volano all'economia pubblica e privata». Ne è un esempio il progetto avviato con la Città di Torino, dove Iren investe 110 milioni per ammodernare 800 edifici pubblici che arriveranno a consumare 33% di energia in meno. «Il risparmio energetico spiega  Dal Fabbro è ormai un fattore di competitività strategico. La forte crescita di nuove economie come quella indiana e cinese richiederà molto gas, che diventerà quindi un vettore energetico scarso, destinato a mantenere prezzi elevati». Il primo dicembre Iren lancerà le sfide e raccoglierà le urgenze da consegnare all'Italia per il 2023. Nella giornata sono previsti, tra gli altri, gli interventi di Forrest Meggers, co-chair del Princeton University Sustainability Committee; Marco Frey, presidente Global compact network Italia; Letizia Macrì, vicepresidente Esg European Institute. Per il governo, saranno presenti il ministro per lo Sport e i giovani Andrea Abodi e la viceministra dell'Ambiente e della Sicurezza energetica Vannia Gava. La prima sfida è tornare sulla traiettoria della sostenibilità, avendo in mente che è un tema molto sentito dai giovani. «Le aziende conclude Dal Fabbro per attrarre talenti fondamentali per garantirsi crescita e sviluppo devono dimostrare di essere sostenibili». Ai giovani è rivolto il Premio Esg Challenge ben 2023, destinato alle dieci migliori tesi triennali o magistrali a cui andrà un premio di mille euro

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