La raccolta differenziata non rappresenta di per sé un traguardo, ma un fondamentale anello dell’economia circolare: il crescente impegno profuso dai cittadini nel differenziare e conferire i propri rifiuti ha infatti senso solo se l’operazione è fatta correttamente, in modo che i materiali raccolti possano proseguire nel loro percorso di recupero attraverso gli impianti industriali necessari a massimizzare il riciclo (e a gestire quanto non è riciclabile). Proprio come sulla quantità, è dunque evidente che anche sulla qualità della raccolta differenziata è necessario migliorare: esattamente un anno fa Revet, azienda leader dell’economia circolare toscana, informava infatti che la frazione multi materiale della raccolta differenziata in 103 Comuni toscani presentava una frazione estranea pari al 21,96%. Una fetta troppo elevata di raccolta differenziata da buttare (di nuovo).Per migliorare, una buona comunicazione ambientale è indispensabile. Per questo il gruppo di lavoro Toscana Ricicla con capofila Revet, composto dalle aziende che si occupano di igiene ambientale (Aer, Alia, Ascit, Ersu, Geofor, Rea Spa, Sei Toscana, Sienambiente) e Confservizi Cispel Toscana (l’associazione regionale delle imprese di servizio pubblico che operano nel territorio), ha presentato a Firenze la nuova campagna di comunicazione “Rifiuti: una storia continua”. «Il percorso di efficientamento delle filiere industriali del riciclo, che già oggi sono un punto di riferimento nella nostra regione, deve essere accompagnato da un miglioramento sostenibile della qualità delle raccolte, finalizzate a un riciclo effettivo dei materiali. Per questo – spiega il direttore generale di Revet, Alessandro Canovai – le aziende toscane del ciclo dei rifiuti hanno investito in questo nuovo progetto che, facendo leva sui canali di comunicazione più moderni e coinvolgenti, punta a rendere il cittadino più informato e consapevole, al fine di ridurre gli errori e migliorando la qualità delle raccolte differenziate».Un progetto di sensibilizzazione elaborato in collaborazione con i Consorzi nazionali di filiera, Cial (alluminio), Comieco (carta e cartone), Corepla (plastiche), Coreve (vetro) e Ricrea (acciaio), che prevede quattro mini-serial, composti da 8 puntate ciascuno della durata di circa 2 minuti, che fanno la parodia alle fiction tv più note – dedicate a “crimine” e “situation comedy” – in modo che la parodia, la riconoscibilità dei contesti e il taglio ironico abbiano l’appeal necessario per coinvolgere il pubblico, favorire la visualizzazione e la “viralizzazione”.Non a caso la diffusione avverrà principalmente sui social network, anche se la veicolazione è prevista anche nei circuiti tradizionali, come tv e sale cinematografiche. Ogni serial racconta comportamenti corretti in materia di raccolta differenziata, con personaggi e altri elementi ricorrenti, con più episodi autoconclusivi. A partire dal prossimo 30 novembre sarà on line la prima serie, C.S.I. Toscana, dove la squadra investigativa indaga per chiarire ai cittadini la necessità di riconoscere e suddividere i rifiuti (“non è un crimine!”), eliminarne parti estranee (i banditi!), “falsi amici” ed avanzi di cibo, le modalità (piega, compatta, svuota, etc..) per il corretto conferimento. Alla prima serie seguirà la pubblicazione e condivisione di “Trash & The City”, con un evidente richiamo a “Sex & The City”, mentre nel 2019 il progetto proseguirà con la terza serie, “Cassonetti da incubo”, liberamente tratta da “Cucine da incubo”, per poi concludersi con il “Trono di spazzatura”, che prende spunto dalla serie fantasy statunitense.«Comunicare con cittadini ed imprese nel settore dei rifiuti urbani è un elemento centrale, fondamentale del servizio – conclude Alfredo De Girolamo, presidente di Confservizi Cispel Toscana – Compito dei gestori è organizzare al meglio il servizio e dare corrette informazioni agli utenti su cosa differenziare, come farlo, come non sbagliare e come usare al meglio i servizi offerti. Il compito dell’Associazione è invece parlare all’opinione pubblica, informando che la Toscana è il principale distretto industriale italiano del riciclo, con una storia secolare alle spalle». Un primato che può (e deve) migliorare ancora.