Imparare fin da piccoli a rispettare l’ambiente. Sono oltre 8mila gli studenti delle scuole primarie e secondarie coinvolti nel progetto di educazione ambientale promosso da Sei Toscana con il supporto di associazioni locali: «Ri-Creazione. Da oggetto a rifiuto e ritorno». L’iniziativa, giunta alla quarta edizione, vedrà la partecipazione degli istituti di più di 60 comuni dell’Ato Toscana Sud confermando il successo degli anni passati. Quanti rifiuti si producono? Cosa significa fare una raccolta differenziata corretta? In cosa consiste il riciclo? Questo e molto altro impareranno i ragazzi attraverso lezioni frontali, laboratori didattici e visite degli impianti, sotto la guida di educatori ambientali selezionati da Sei Toscana. Un’offerta formativa articolata e strutturata per promuovere e far crescere nei più piccoli la responsabilità civica e l’impegno per la tutela dell’ambiente. «Sono convinto che le sfide del presente e del futuro in materia di gestione dei rifiuti e soprattutto di incremento della raccolta differenziata, siano prima di tutto di natura culturale – afferma Leonardo Masi, presidente Sei Toscana – Questi sono progetti che danno identità alla società che si assume la responsabilità sociale, calandosi nel territorio e collaborando alla sua crescita e quando si parla di crescita non si può non partire dai più piccoli. È per questo motivo che Sei Toscana crede nell’educazione ambientale rivolta alle nuove generazioni, i cittadini di domani, e getta un seme che si spera abbia vita propria nel tempo». I PERCORSI, sviluppati su circa 3mila ore di formazione, partono dalla riduzione dei rifiuti, dal loro riutilizzo, da una corretta raccolta differenziata per garantire il riciclo e il recupero, fino alla scoperta degli impianti, delle stazioni ecologiche e dei centri di raccolta. Quest’ultima è sicuramente l’attività che più attrae e incuriosisce i partecipanti. «Concordiamo tutti sull’importanza del cambiamento culturale nell’approccio della comunità nei confronti del ciclo integrato del servizio rifiuti – aggiunge il direttore di Ato Toscana Sud, Paolo Diprima – solo intervenendo nei comportamenti quotidiani e interiorizzando determinati concetti si potranno vincere le sfide ambientali che non possiamo più eludere. Esisterà sempre il cittadino poco sensibile, ma all’interno di una comunità coesa si tratterà di casi sempre più isolati».