Ecco le fototrappole killer per i rifiuti

SI CHIAMANO fototrappole killer: non uccidono, ma… pizzicano. Stiamo parlando di rifiuti e le apparecchiature in questione non costituiscono una novità (peraltro, hanno prodotto anche importanti risultati), in quanto sono state introdotte lo scorso settembre. Ora, semmai, l’amministrazione comunale vuol dare un ulteriore giro di vite in tal senso: «Si tratta di apparecchi ad alta definizione che potranno essere nascosti per individuare il trasgressore – ha detto l’assessore ai beni comuni, Gabriele Marconcini – e le aree oggetto di indagine risulteranno munite di relativa segnaletica, per fare in maniera tale che le fototrappole killer possano essere applicate in qualsiasi momento. Non avranno una postazione, dal momento che sarà possibile nasconderle nel luoghi più impensabili, vedi dentro le auto oppure nei balconi delle case, o persino in mezzo alle piante. Tutto ciò avverrà a strettissimo giro di tempo». Il funzionamento di questi strumenti? «Con un’applicazione gestita anche dal Comune, si può monitorare l’area e il suo raggio di azione è tale da riuscire a leggere le targhe delle vetture anche a distanza». Sono per ora una ventina le postazioni presenti, con numero di apparecchi che può essere variabile in base alle richieste del Comune: le fototrappole vengono infatti prese a noleggio. La cittadinanza biturgense si è maggiormente disciplinata nel conferimento dei rifiuti? «Da quando abbiamo piazzato l’occhio vigile, anche se vi sono state persone sorprese a tenere comportamenti non corretti e quindi sanzionate spesso in misura salata – ha fatto notare Marconcini – di scarti abbandonati fuori dai cassonetti ne abbiamo trovati molti meno. E SICCOME l’obiettivo è quello di sensibilizzare la popolazione, sia per stimolare il senso civico che per aumentare una percentuale di raccolta differenziata da considerare ancora bassa, ci confortano i risultati dell’iniziativa «Differenziare per Risparmiare», che il Comune sta attuando fino a fine luglio con i supermercati di Sansepolcro: oltre mille le tessere già ritirate dai cittadini, che trasportano i materiali all’isola ecologica, garantendosi punti che si traducono poi in sconti nei vari esercizi della grande distribuzione». Capitolo finale riservato agli eco-compattatori: saranno tre, tanti quante sono le casine dell’acqua. Utilizzando ancora la card, il cittadino vi potrà inserire il materiale da riciclare, ottenendo altri punti e non dimenticando l’introduzione, accanto agli eco-compattatori, dei contenitori nei quali conferire gli olii vegetali utilizzati in cucina.

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