«DISAGI ma nessun incidente. La città non si è bloccata». Il sindaco Bruno Valentini ci mette la faccia. Si difende. E risponde, con la squadra dei suoi più stretti collaboratori e dei rappresentanti di Sei e Tiemme, alla bordata di critiche che ha segnato il risveglio della città. «Il ghiaccio ci sarà anche nelle prossime ore, occorre prudenza», ammonisce invocando «la cooperazione dei cittadini. Perché nessun comune d’Italia può pulire lo spazio antistante ogni negozio». Argomento antico, che già aveva infuocato il dibattito anni fa quando era assessore alla protezione civile Pierluigi Brogi. Questione scivolosa, proprio come le lastre insidiose che si erano formate da piazza Tolomei al Cavallerizzo, in piazza Gramsci e in altre zone di Siena che hanno sollevato le polemiche. Tanto più in un periodo così ‘caldo’, con il count down elettorale. E i consiglieri del Pd (Periccioli, Petti, Da Frassini, Leolini e Guzzi) che presentano un’interrogazione chiedendo al sindaco di sapere quali misure sono state prese per i pedoni nel centro storico. E come mai non ha funzionato perfettamente «il piano neve e ghiaccio del Comune». Soprattutto «quali azioni vuole intraprendere affinché di fronte a situazioni, simili o più gravi, non si verifichi di nuovo la stessa situazione di forte disagio per i cittadini». «Cosa rispondo? Incassare e lavorare, facendo esperienza di ciò che ha funzionato meno. Siamo sempre sul banco degli imputati», il botta e risposta a distanza di Valentini. Che preferisce guardare avanti. Perché l’emergenza non è finita. E giovedì potrebbe verificarsi un’ulteriore aggravamento delle condizioni meteo. «Fra domenica e lunedì notte sono stati sparsi 140 quintali di sale – conferma l’architetto Massimo Betti – e ne abbiamo altri 650 disponibili. Insomma, il materiale non manca». Questo tanto per ribattere a chi – e sono stati tanti – ha lamentato lo spargimento di una quantità inadeguata ad evitare la formazione del ghiaccio. Le squadre di operai saranno potenziate e il parco mezzi impiegato aumentato di un’unità. «Passeranno da otto, come fra domenica e lunedì, a nove. Ci aiuteranno anche ditte esterne con volontari di Pubblica Assistenza di Siena e Taverne e anche della Misericordia impegnati per quanto riguarda marciapiedi e zone critiche per i pedoni», aggiunge Betti. «Un centinaio le telefonate giunte alla nostra centrale operativa per chiedere spiegazioni e indicazioni», interviene il comandante della Polizia municipale Cesare Rinaldi. Che insieme al sindaco racconta delle difficoltà incontrate in via del Sole dai bus, a Costalpino dove uno si è intraversato. E soprattutto in via Beccafumi, spiega Valentini, «perché un pullman che veniva dall’aretino alle prime curve si è fermato bloccando per un po’ il traffico» (intervista al responsabile della mobilità Tiemme su www.lanazione.it/siena). Poi il nodo delle scuole. «Se ci sarà un’allerta neve cosa faremo? Pronto a chiuderle, ma non si può paralizzare una città per il ghiaccio. Rivendico la correttezza della scelta di tenerle aperte, volta a consentire alle famiglie che volevano di usufruirne», è ancora il sindaco a difendersi ricordando che circa il 50% degli studenti alla fine era in classe. «All’asilo fuori porta Camollia presenti 37 piccoli – dà le cifre l’assessore all’istruzione Tiziana Tarquini –; complessivamente hanno usufruito dei servizi per l’infanzia in 230». Quanto a Piazza del Campo resta vietata ai pedoni.