È stata inviata una lettera al prefetto della Provincia di Livorno Annamaria Manzone (e per conoscenza al presidente della regione Enrico Rossi e all’assessore regionale all’ambiente Federica Fratoni) per chiedere un incontro urgente sul tema del sequestro della discarica Rimateria, avvenuto due giorni fa a opera del Noe (Nucleo operativo ecologico) di Grosseto: a firmarla è un ampio fronte composto dai sindaci di Piombino e Campiglia Marittima – rispettivamente Massimo Giuliani e Rossana Soffritti –, insieme a Cisl Livorno, FIT Cisl regionale, FP CGIL Livorno, Uiltrasporti Toscana Costa, Legambiente Val di Cornia oltre alle Rsu e Rsl di Rimateria.La missiva costituisce un passo ulteriore coordinato dal territorio, dopo la posizione comune espressa ieri dai sindaci (in questo caso di Piombino, Campiglia Marittima, Suvereto, San Vincenzo, Sassetta, Castagneto Carducci) e non fa che ribadirne i contenuti: «La necessità di dissequestrare l’area e far riprendere i lavori e la piena operatività è l’unico modo – si legge infatti nella lettera – per portare a soluzione i problemi, mitigare gli impatti e garantire uno strumento strategico per qualsiasi scenario economico industriale dell’area».Nella lettera al Prefetto i firmatari sottolineano pertanto «l’assoluta urgenza» di intervenire dissequestrando la discarica gestita da Rimateria per evitare l’aggravarsi della situazione ambientale, prima ancora che sociale, venuta a crearsi con il sequestro della discarica: come spiegato anche su queste pagine Rimateria era infatti impegnata da molti mesi con ingenti lavori in corso, proprio per superare le criticità del sito e il disagio dei cittadini. A impianto fermo, invece, tutto questo non può avvenire.