E’ caccia ai furbetti che abbandonano i rifiuti senza il rispetto delle regole e da Piazza Buozzi arriva la nomina, per un dipendente di Sei Toscana, a ricoprire il ruolo di Ispettore Ambientale. Per un anno, salvo rinnovo dell’incarico, sarà Daniele Biondi da ora in avanti a ricoprire questo importante ruolo. L’Amministrazione comunale vuole tutelare e salvaguardare l’ambiente e insiste sulla strada della promozione e miglioramento della raccolta differenziata dei rifiuti; l’obiettivo è il rispetto delle norme sul decoro urbano anche attraverso le attività di accertamento delle violazioni in questa materia. Nel decreto emesso dal Municipio a favore di Biondi è chiaramente indicato che in mancanza di un apparato di controllo e sanzionatorio si verifica una lesione dell’ambiente e del decoro urbano a causa del potenziale ampliamento di abusi e irregolarità. Ed ecco allora che si passa all’attacco per fronteggiare queste situazioni incresciose. L’Ispettore Ambientale dunque, secondo le indicazioni dell’Amministrazione, entrerà in azione e avrà una bella autonomia nel far rispettare le norme. Coloro che si reputano astuti nel dar vita ad infrazioni sulla raccolta dei rifiuti dovranno cominciare a riflettere bene alle azioni che compiono infatti l’ispettore ambientale «…potrà, nei limiti della finalità istituzionale relativa al rispetto e controllo dei regolamenti comunali e delle norme sull’abbandono dei rifiuti, assumere informazioni anche dal presunto responsabile della violazione, procedere ad ispezioni di cose e luoghi diversi dalla privata dimora, a rilievi descrittivi, segnaletici e fotografici, accedere alle immagini della videosorveglianza». Ed ecco che la videosorveglianza torna di attualità ed i fautori di questi impianti, molto richiesti soprattutto nelle frazioni, si augurano che vadano avanti i lavori per la loro posa in opera ed entrata in funzione. Gli Ispettori, durante lo svolgimento della loro attività, saranno muniti di un distintivo che mostreranno di volta in volta. I furbetti dei rifiuti hanno le ore contate e rischiano anche pesanti sanzioni per i danni all’ambiente.