SÌ ALLE FOTOTRAPPOLE nei luoghi ritenuti maggiormente sensibili all’abbandono dei rifiuti. I biturgensi sono d’accordo sul loro posizionamento. L’amministrazione comunale sta per installarle, non dimenticando i due ispettori ambientali di Sei Toscana che gireranno per il territorio al fine di stimolare nei cittadini comportamenti corretti anche nell’esercizio della raccolta differenziata. «Non sarebbe il caso di arrivare fino a questo punto – ha detto Ivano Martini – ma purtroppo la maleducazione in materia è ancora tanta e tale da rendere necessarie misure del genere. Speriamo che questo sistema, senza dubbio più drastico, serva per disciplinare noi tutti». Patrizia Fabbroni punta l’accento sul risvolto della cosa: «Mettono le fototrappole? Bene, purchè lo smascherato venga poi multato. Deve insomma esistere la certezza della sanzione: solo toccando il portafogli si riesce forse a ottenere lo scopo prefissato. Vivo nella zona di Porta Fiorentina e assisto a situazioni ripetute, che in qualche caso sono una vera e propria vergogna». Concorde sul provvedimento anche Elia Cardinali, che precisa: «A livello generale, noto che un qualcosa è già migliorato rispetto a tempi addietro, anche se in diversi punti c’è chi continua a perseverare con le cattive abitudini. E allora, ben vengano le fototrappole». PIERLUIGI Lacrimini fa riferimento a quanto vede nelle vicinanze della sua abitazione, dove si reca a conferire i rifiuti: «Personalmente – dice – da sempre faccio la selezione a monte e mi risulta difficile capire come determinati rifiuti vengano lasciati accanto ai cassonetti quando di fronte vi sono i contenitori nei quali andrebbero gettati. Capisco che occorra attraversare la strada per fare questo, anche se il pericolo non mi sembra una giustificazione. Piuttosto, e mi riferisco alla raccolta nel centro storico, alcuni esercizi commerciali sono ubicati anche lungo le strade non principali e magari hanno da smaltire quantitativi legati alle loro attività, vedi il cartone. Perchè allora non compiere un giro più capillare?». Favorevole anche Franco Franceschini, che effettua una distinzione di natura geografica: «L’ordine all’interno delle mura è più semplice, mentre occorrerebbe ispezionare di più al di fuori di esse, nel centro urbano. Come forse sarebbe opportuno organizzare al meglio i punti di raccolta».