Nuovi cassonetti, migliorano il decoro urbano. L’obiettivo è il 60%

Arezzo

Sarà una rivoluzione «dolce» quella della raccolta differenziata ad Arezzo. Così l’ha definita l’assessore all’ambiente Marco Sacchetti nel presentare il programma condiviso da Comune e Sei Toscana che introdurrà nuove postazioni per il conferimento dei rifiuti. «L’obiettivo è duplice - afferma Sacchetti - migliorare il decoro urbano sostituendo i contenitori attuali che mal si conciliano anche con la vocazione turistica che vogliamo dare alla città e aumentare la differenziazione dal 39,85% attuale al 60% entro il 2020». LE NUOVE postazioni «easy» avranno un set di quattro contenitori per ogni tipologia di rifiuti (indifferenziati, multimateriale, organico, carta e cartone). Addio quindi a postazioni incomplete o con cassonetti fatiscenti. «Oltre a essere più gradevoli a livello estetico, i nuovi contenitori sono più capienti pur ingombrando di meno e avranno una maggior durabilità e un nuovo sistema di svuotamento», aggiunge l’assessore. Le bocchette di questi contenitori saranno più strette per impedire il conferimento di rifiuti più ingombranti che devono essere invece portati nei centri di raccolta, ma la novità più rivoluzionaria è la presenza di un lettore ottico per le tessere dei singoli cittadini in modo da raggiungere un altro obiettivo, quello della tariffazione puntuale in base alla quantità effettiva dei conferimenti. «Sarà anche un modo per individuare e perseguire chi non fa la raccolta differenziata o la fa in modo scorretto», conclude Sacchetti. La responsabilizzazione dei cittadini è un punto importante battuto anche dal presidente di Sei Toscana Leonardo Masi: «Dobbiamo raggiungere gli obiettivi non tanto perché certe norme ce lo chiedono, ma perché dobbiamo un rispetto particolare nei confronti del territorio in cui abbiamo la fortuna di vivere. Perciò, è doveroso sensibilizzare anche le nuove generazioni: anche quest’anno ad Arezzo abbiamo lanciato il progetto Ri-Creazione con le scuole primarie e hanno aderito ben 22 classi, vale a dire circa 500 bambini a cui spiegheremo l’importanza della differenziata». Giuseppe Tabani, direttore tecnico di Sei, sottolinea altri due aspetti: «I nuovi contenitori sono frutto di un investimento di 9 milioni e avranno dei sensori che misurano il riempimento, così non saranno mai pieni e sempre a disposizione degli utenti per scoraggiare l’abbandono dei rifiuti a terra». SODDISFAZIONE anche per il sindaco Ghinelli: «È l’inizio di un nuovo percorso che apporta benefici in termini di decoro urbano e punta ad aumentare la percentuale di differenziazione nel nostro territorio». La prima fase sarà di tipo sperimentale e coinvolgerà una sorta di cintura che circonda il centro storico dall’ex Cadorna a via Mecenate passando dalla stazione, dall’anfiteatro e da via Giotto. Poi sarà la volta del centro storico, di Saione e via via delle zone più periferiche della città.

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