A COLLE sanzioni a raffica per fermare l’inciviltà. Nelle ultime quattro settimane la polizia municipale ha fatto 20 multe per lo scarico selvaggio dei rifiuti nel centro abitato. Multe di 600 euro e quindi assai salate. A beccare i maleducati che hanno abbandonato fuori dai cassonetti di tutto, ma proprio di tutto, è stata la polizia municipale. Sono le zone periferiche, tipo Gracciano e Collalto, quelle dove i vigili urbani hanno avuto più lavoro. E’ soprattutto qui, insomma, che sono fioccate le multe. La maleducazione, tuttavia, colpisce anche in alcune vie di Colle. MA ANDIAMO per ordine. Preso atto che fuori dai cassonetti, con regolare frequenza, viene buttato di tutto (divani, mobili, sedie, elettrodomestici e sanitari fuori uso, vecchi vestiti) la polizia municipale ha alzato la guardia. Con l’aiuto anche delle telecamere da due mesi a questa parte i vigili hanno individuato e multato venti colligiani che avevano scaricato rifiuti ingombranti vicino ai cassonetti. Un problema, quello delle piazze e delle strade ridotte a pattumiere, a cui non sfugge nemmeno Poggibonsi, dove gli ispettori ambientali di Sei assoldati dal comune per stroncare il fenomeno dello scarico selvaggio di rifiuti, in due anni di controlli, hanno fatto una cinquantina di multe ad altrettanti cittadini. La maleducazione sembra dettare legge. A Poggibonsi, per esempio, troppe persone non sanno o fanno finta di non sapere che per disfarsi dei rifiuti cosiddetti ingombranti basta telefonare a Sei e prendere un appuntamento. Vengono direttamente a casa a ritirare i rifiuti. Il servizio, tra l’altro, è gratuito, e quindi non c’è un valido motivo per abbandonare una vecchia tv o un materasso su un marciapiede. Fermo restando che per i rifiuti ingombranti c’è un’area apposita: il Centro di raccolta di via Leopardi. Ma c’è chi preferisce disfarsi di un vecchio tavolo o di un vecchio divano depositandoli fuori dai cassonetti. A Colle, come del resto a Poggibonsi, la videosorveglianza sta dando buoni risultati, contribuendo a smascherare i maleducati di turno. Come dire, dunque, che l’inciviltà non accenna a fare marcia indietro. Di conseguenza sale anche il numero delle multe. I venti colligiani colti sul fatto ne sanno qualcosa.