Il Comune di Follonica si è aggiudicato il primo posto fra i comuni oltre i 15 mila abitanti nell'iniziativa "Ambiente in Comune", seconda edizione del premio di Sei Toscana che valuta i progetti presentati dalle amministrazioni in materia di tutela dell'ambiente, rispetto del territorio e promozione di uno sviluppo sostenibile. Sono state cinquanta le amministrazioni che hanno partecipato al report per un totale di 91 progetti presentati, la città del golfo ha vinto il primo premio con la riqualificazione della pista ciclopedonabile realizzata nell'ex Ilva con materiale di recupero. Il premio era rivolto esclusivamente ai comuni dell'Ato Toscana Sud e, per l'anno 2020, ha riguardato le azioni in campo ambientale e sociale coerenti con uno dei sette obiettivi dell'agenda 2030 "Sustainable development goals" che sono istruzione di qualità; imprese, innovazione e infrastrutture; città e comuni sostenibili; consumo e produzioni responsabili; lotta contro il cambiamento climatico; vita sott'acqua e vita sulla terra. I premi sono stati assegnati da una commissione presieduta dal rettore dell'università degli studi di Siena Francesco Frati; Follonica ha vinto grazie alla riqualificazione della ciclopedonale realizzata nell'ex Ilva con la pavimentazione in doghe in materiale plastico riciclato post consumo domestico certificato senza sostanze tossiche e nocive. La riqualificazione è stata ottenuta con elementi a fine vita e interamente separabili per permetterne il riciclaggio, per la realizzazione sono servite 660.000 bottiglie in plastica. Quella follonichese è la prima pista ciclopedonale in materiale riciclato d'Italia, sostenibile e accessibile a tutti con risultati definiti molto soddisfacenti dal report di Sei Toscana, il progetto verrà allargato in futuro ad altri tratti all'interno della città. La prima fase venne realizzata a settembre 2019 per i primi venti metri della pista con raddoppio anche della larghezza del tracciato, passata positivamente la sperimentazione a inizio 2020 venne completato il percorso con l'utilizzo complessivo di 1500 doghe e una spesa di 61 mila euro.