Sanificazioni in città e spiagge sulla costa: i nuovi servizi di «Sei Toscana»

Non si sono mai fermati. Durante la fase acuta della pandemia da coronavirus chi aveva il compito di tenere pulite città e campagne ha svolto il proprio lavoro con ancora più determinazione e senso civico. È il caso dei lavoratori di Sei Toscana, gestore del servizio integrato dei rifiuti urbani nelle province di Arezzo, Siena, Grosseto e nella Val di Cornia. Un territorio poco popolato, ma molto esteso e dunque difficile da coprire. Nel pieno dell'emergenza, in seguito al lockdown, i 110 dipendenti della sede centrale di Siena hanno avviato lo smart working assicurando continuità. I restanti 957 lavoratori hanno sommato alle abituali mansioni ulteriori impegni come il ritiro, a domicilio, dei rifiuti prodotti da persone ammalate e la sanificazione degli spazi pubblici: a cominciare dalle strade, pulite con macchinari che emettono vapore a 140 gradi. «Un'opera encomiabile» sottolinea, con orgoglio, il presidente Leonardo Masi. Avvocato pratese, cinquant'anni da compiere, Masi è al vertice del gestore dal giugno 2018. La sfida per il presente e per il futuro? «Sei non deve limitarsi a essere al servizio della comunità, deve farne parte», dice. E i fatti gli danno ragione. La riprova è, appunto, nell'abnegazione dimostrata dai lavoratori nei momenti più cupi della pandemia. Importante l'apporto di Sei Toscana per un graduale ritorno alla normalità. Tanti gli interventi, sempre nella massima sicurezza: dalle sanificazioni nelle sedi delle società contradaiole di Siena e della scuola Tito Sarrocchi, la più frequentata nel Senese, sino a quelle fatte all'istituto Thevenin di Arezzo, fondazione religiosa che accoglie mamme con bambini in situazioni di disagio e minori che necessitano di un momentaneo supporto educativo. In vista del pieno avvio della stagione estiva, Sei svolge anche un fondamentale compito di pulizia, sgrossatura e livellamento delle spiagge. «Da Castagneto Carducci fino a Capalbio spiega Masi siamo chiamati a prenderci cura di un patrimonio paesaggistico mozzafiato. Si tratta di operazioni per noi ordinarie, ma quest'anno tutto ha un altro significato: quando abbiamo iniziato, ad aprile, le incertezze sulla stagione estiva erano molto più marcate rispetto a quelle attuali. C'era disorientamento, paura. Ecco, il nostro è stato anche un messaggio di rinascita per tutti i cittadini e gli operatori del settore turistico: è stato come dire loro che no, non erano soli». Sostegno al tessuto produttivo locale confermato dall'accordo stretto con Confindustria Toscana Sud per promuovere e incentivare i servizi di sanificazione e igienizzazione delle imprese in vista della riapertura. Nel futuro Sei Toscana continuerà a sensibilizzare i cittadini alla causa dell'economia circolare, del riuso dei materiali che ha coinvolto anche varie scuole del territorio.

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