«La fase delle demolizioni dell’ex acciaieria di Piombino non è per niente banale, il fatto di liberare ampie aree dai vecchi capannoni potrebbe aprire nuovi scenari per un utilizzo produttivo di quegli spazi». Lo sostiene Riccardo Gelichi, ex assessore e ora portavoce delal lista AscoltaPiombino. «È altresì necessario – prosegue – che Jsw elabori un piano industriale di rilancio del comparto siderurgico per capire quali sono le sue aree di reale e inderogabile interesse, così com’è lapalissiano che su questi temi servirebbe un’intesa fra l’azienda e il comune di Piombino. Ricordo che attendiamo ancora rassicurazioni dal nostro sindaco proprio su quelle modalità dimissorie che in questo periodo sono state messe sotto la lente dai cittadini e visto che lo stesso si era impegnato a chiedere un tavolo con Arpat, Asl e Jsw. Nella seconda fase, di cui non abbiamo ancora i tempi, sono previste le demolizioni delle aree della fabbrica con la presenza di amianto, che ci risulterebbero quattro. Queste demolizioni saranno molto più complesse e molto più costose, difficilmente realizzabili senza un intervento del Governo centrale».