Scarico rifiuti, in trappola i furbetti

Poggibonsi

Pugno duro contro l’inciviltà. Incastrati, grazie alle fototrappole, 23 furbetti dello scarico selvaggio. Ma le multe per chi abbandona i rifiuti dove capita sono ben 34. Alle 23 inflitte dalla polizia municipale, se ne aggiungono infatti altre 11 fatte dagli ispettori ambientali di Sei. E’ l’attività degli ultimi 12 mesi svolta dal Comune di Poggibonsi nella lotta alla maleducazione. A snocciolare questi dati è stato l’assessore all’Ambiente Roberto Gambassi rispondendo in consiglio comunale a due interrogazioni della Lega. «Un’azione che si accompagna ad altre ugualmente necessarie per contrastare questo fenomeno deprecabile che ha a che vedere con inciviltà, maleducazione e scarso rispetto – spiega Gambassi – Nostro impegno è quello di monitorare e ottimizzare il servizio, ma anche sensibilizzare e fare opera di prevenzione, sanzionando quando necessario e possibile. Un’azione a tutto tondo nell’ambito di un percorso verso una riorganizzazione complessiva del servizio a cui stiamo lavorando». E ancora: «Per contrastare il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti – aggiunge l’assessore – uno degli strumenti è quello delle fotocamere ambientali. Attualmente ne abbiamo tre attive e vengono posizionate, a rotazione, nelle aree maggiormente sensibili. Come noto si tratta di un’attività di controllo estremamente complessa svolta dalla polizia municipale con un forte impegno di ore e di lavoro. Senza dimenticare l’attività degli ispettori ambientali. Nel 2019 sono stati 44 i turni hasnno svolto e molteplici le situazioni non conformi riscontrate, per l’esattezza 243 in prevalenza per abbandono ingombranti e abbandono sacchi». L’assessore Gambassi, infine, annuncia novità sul fronte dei rifiuti. «Il servizio degli ispettori ambientali è riparito nel 2020 e a marzo si è fermato per il Covid e non è stato riattivato- conclude-. Tornati a regime proseguiremo questa collaborazione, confermando la priorità assegnata alla funzione di sensibilizzazione dei cittadini. Sempre con SEi Toscana è allo studio l’attivazione di una ulteriore implementazione delle fototrappole da valutare compatibilmente a una serie di priorità e di fattori fra cui anche le risorse umane necessarie per i controlli». La battaglia per arginare l’inciviltà, insomma, non si ferma.

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