«Questa vita da spazzina mi ha dato tante soddisfazioni». Elvira Trillocco ha 65 anni e da 35 fa la spazzina, o come si dice da alcuni anni, l'operatrice ecologica per Sei Toscana. Domenica attaccherà la ramazza al chiodo: sarà il suo ultimo giorno di lavoro. Prima le ferie e poi la pensione dal primo novembre. «Amo questo lavoro - racconta al Tirreno poco dopo la fine del suo turno - per me è stato bello potermi dedicare al mio paese. Alla mia gente con la quale c'è sempre stato un meraviglioso rapporto». Lei, col suo modo di fare sempre rispettoso e mai sopra le righe, ha saputo entrare nel cuore dei portercolesi. Si è fatta voler bene. «Ho iniziato a fare questo lavoro quando l'azienda si chiamava Cooplat e da allora non sono mai andata via: la prova, un contratto a tempo determinato e poi fissa». Elvira è sempre stata a Porto Ercole, tranne una breve parentesi a Porto Santo Stefano. «Mi occupo di tutto il paese - dice - via Caravaggio, il Lungomare, poi il paese vecchio, la parte nuova. Per la maggior parte del tempo, sempre da sola. Poi, a seconda dei periodi, con altri addetti». Il suo paese, le vie, gli angoli li ha trattati sempre come fossero casa sua. I residenti e i turisti se ne sono accorti e per questo l'hanno sempre ammirata. In ogni colpo di scopa, in ogni carta raccolta da Elvira, c'era un gesto d'amore verso Porto Ercole. La sua vita personale è stata attraversata da grandi sofferenze: la perdita dell'adorata figlia, nove anni fa, a causa di una malattia incurabile. Poco dopo anche la morte del genero. Lei che a 53 anni, quando stava facendo la nonna, dovette tornare a essere madre. I due nipoti, uno maggiorenne e uno minorenne che le venne affidato, diventarono anche figli. «In questi momenti non certo facili - continua l'operatrice ecologica - gli abitanti di Porto Ercole mi sono stati sempre molto vicini comprendendo la tragedia che mi aveva colpito. Il lavoro mi ha aiutato ad andare avanti». Trillocco non si è mai persa d'animo e con sacrificio ma soprattutto con tantissimo amore si è dedicata al suo lavoro e ai suoi nipoti: uno da pochi giorni è avvocato e l'altro, 15 anni, studia all'alberghiero. «Avrei voluto andare al mare - dice - ma il tempo non c'è. Lo farò l'anno prossimo, quando sarò in pensione». Per lei tanti riconoscimenti che l'hanno gratificata e ripagata della sua fatica. «Alle precedenti elezioni, Azelio Bagnoli, in una riunione con Sei Toscana disse espressamente "non ci togliete Elvira". Per me una grande soddisfazione». «Elvira ha solo pregi - commenta il vice sindaco portecolese Michele Lubrano - sempre disponibile a cambiare i turni, a mettersi a disposizione. Per il paese sarà una grande perdita che sarà difficile da rimpiazzare. Una grande donna che ha fatto tanto per il paese di Porto Ercole». Anche Marco Nieto, come portecolese soprattutto oltreché come consigliere di minoranza del gruppo Per l'Argentario, rivolge a Elvira un ringraziamento molto sentito. «Esprimo gratitudine a Elvira per l'immenso lavoro svolto a vantaggio della nostra comunità, con impegno, cura, sollecitudine e passione, che non sono mai venuti meno: le faccio l'augurio più sentito per un meritatissimo inizio di una seconda vita, non più scandita da pressanti impegni di lavoro. Ci mancheranno la tua cordialità e la tua simpatia. Grazie di tutto, Elvira».