Montalcino, niente plastica ad Argiano

BYE BYE alla plastica monouso. Argiano, storica azienda produttrice di Brunello, è la prima azienda di Montalcino a diventare «plastic free» annunciando l’adesione e l’avvenuta conversione alla campagna promossa dal Ministero dell’Ambiente. E così Argiano - che in questi giorni all’interno della Tenuta, come anticipato dalla Montalcinonews, sta ospitando le riprese del film «Made in Italy» con la presenza, tra gli altri, del famoso attore Liam Neeson – ha deciso di eliminare le plastiche usa e getta in tutti i settori aziendali, dalla produzione all’accoglienza fino all’amministrazione, sostituendo tutte le forniture con materiali eco-sostenibili o plastiche industriali che non sono monouso. Perché il punto, su cui c’è sempre una maggior attenzione mediatica, non è essere a priori contro la plastica, materiale certamente utile nella nostra quotidianità, ma piuttosto smettere di utilizzare tutti quegli oggetti - pensiamo ad esempio a una cannuccia - il cui utilizzo è di pochi secondi al contrario dello smaltimento nell’ambiente che richiede invece centinaia di anni. I collaboratori dell’azienda saranno parte attiva di questo cambiamento che prevede lo stop alle bottigliette di plastica d’acqua (via libera al vetro), le stoviglie verranno utilizzate quelle in materiale biodegradabile mentre la raccolta differenziata avrà un ruolo centrale. La decisione di Argiano ha ricevuto il plauso da parte del Ministero dell’Ambiente e dal presidente della Provincia e sindaco di Montalcino Silvio Franceschelli. Giovedì 23 maggio l’azienda ospiterà il direttore generale di ConfAgricoltura, Francesco Postorino che è stato il primo a volersi congratulare personalmente. Per l’occasione saranno presentate le iniziative adottate nell’ambito della campagna «#PlasticFree» e il progetto «#BuonaAgricoltura». «Da diversi anni - spiega il Ceo Bernardino Sani - Argiano segue una conduzione naturale nei campi, non usiamo pesticidi, stimoliamo la biodiversità ed operiamo secondo le regole dell’ecosostenibilità. Questa sensibilità ci imponeva un’azione anche sul tema degli oggetti monouso. La plastica in sè non sarebbe il male assoluto, a patto di farne buon uso e soprattutto un corretto smaltimento. Cattivo uso è il monouso, scorretto smaltimento è l’indifferenziato. Argiano guarda e si ispira all’economia circolare, ad uno stile di comportamento basato sulle 4R per l’ambiente: Riduci, Riusa, Ricicla, Recupera».

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