Sei Toscana, su delega di Ato, ha partecipato al bando "Economia Circolare" del ministero per la transizione ecologica, presentando 41 progetti per complessivi 30 milioni di euro che riguardano tutti i Comuni della Toscana del sud. L`obiettivo è di finanziare i consistenti investimenti necessari per migliorare la qualità dei servizi di raccolta e delle infrastrutture senza caricarne i costi sulle tariffe dei cittadini. "È il risultato di un grosso sforzo profuso dai tecnici di Sei Toscana assieme alle professionalità di Ato e dei Comuni dicono il direttore di Ato Toscana sud, Paolo Diprima e il presidente di Sei Toscana, Alessandro Fabbrini in stretta sinergia con il Piano di riorganizzazione dei servizi appena approvato dall`assemblea dei sindaci per ciascuna delle 18 aree territoriali dell`Ambito". I progetti presentati riguardano tre linee di intervento. I progetti sono 18 (uno per ogni Aor) per la fornitura e l`installazione di contenitori ad accesso controllato, per un valore totale di circa 20 milioni di euro. Diciassette progetti sono per la realizzazione ex-novo o l`adeguamento dei centri di raccolta, per un valore complessivo di poco più di 5 milioni e mezzo. E sei progetti per interventi vari volti a migliorare la qualità della raccolta differenziata, per un totale di poco più di 5 milioni di euro. "È un esempio virtuoso - dichiara Diprima - della sinergia nell`accesso ai fondi europei per l`economia circolare che si è creata tra Comuni, tramite l`Ato che li rappresenta, e il gestore Sei Toscana. Anche i Comuni di medio-piccole dimensioni, che da soli avrebbero incontrato serie difficoltà nel predisporre i progetti finanziabili, possono quindi accedere ai fondi del Pnrr". "La scadenza del bando è stata prorogata all`ultimo momento - dice Fabbrini -. Noi siamo comunque orgogliosi di essere riusciti a presentare tutto nei tempi inizialmente indicati e per questo ringrazio tutte le professionalità dell`azienda, di Ato e dei Co- muni, con cui abbiamo lavorato fianco a fianco. I progetti saranno attuati secondo quanto previsto dal piano industriale di Sei Toscana visto che incrociano il piano sia per le tempistiche che per gli obiettivi".