«Ricreazione» Insegnare ai bambini il valore del riciclo

Educare fin da piccoli al rispetto dell’ambiente, alla cultura del riciclo, alla sostenibilità. ’Sei Toscana’ ha lanciato ieri, per il 7° anno consecutivo, il progetto per l’educazione ambientale rivolto agli studenti delle elementari e delle medie intitolato «Ricreazione», che sottolinea la dimensione del gioco e l’importanza del riuso come un ritorno a nuova vita. «E’ difficile indicare risultati tangibili quando si parla di progetti educativi – afferma Alessandro Fabbrini, presidente di Sei Toscana –, ma la cosa che ci dà più soddisfazione è l’attesa da parte delle scuole. Gli stessi docenti credono nel progetto ed è importante perché sono loro che fanno la didattica. I ragazzi fanno un percorso di crescita. Il progetto attinge da risorse interne. Buona parte del personale è esterno, ci appoggiamo a cooperative per l’erogazione dei servizi. Lo scorso anno abbiamo creato una piattaforma per portare avanti il lavoro in Dad e oggi rimane attiva per offrire un servizio a distanza». L’iniziativa, attiva in ben 104 Comuni, comprende tre percorsi: uno dedicato alle classi prima e seconda della scuola primaria, uno per terza, quarta e quinta e infine l’ultimo, più ricco e avanzato, per i ragazzi delle medie. I ragazzi saranno portati a visitare gli impianti per vedere che fine fanno le cose che buttiamo. L’obiettivo finale, secondo l’assessora regionale all’ambiente Monia Monni, è rendere consapevoli i cittadini di domani per attuare la transizione ecologica: «Una trasformazione così sarà uno sconvolgimento importante, ma positivo. Bisogna impengnarsi per buttare di meno e riutilizzare di più». L’assessora ha poi proseguito: «Per quanto riguarda la gestione dei rifiuti, la Regione si occupa della pianificazione, poi la parte di raccolta viene svolta dai singoli Comuni attraverso le Ato, che in Toscana sono tre. Possiamo finanziare le raccolte differenzate, anche grazie al Pnrr. Stiamo realizzando un nuovo piano, che non sarà più dei rifiuti, ma dell’economia circolare, perché l’intento è quello di alimentare un’industria del riciclo e del recupero dei rifiuti. Quello che per un’industria è uno scarto, per un’altra è una risorsa. L’avviso sarà pubblicato tra un paio di settimane, poi ci saranno tre mesi per la presentazione delle proposte, poi ci sarà la pianificazione con le Ato e i Comuni e infine avverrà la pianificazione vera e propria».

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