CASTELL’AZZARA è un Comune che conta pochi abitanti, ma che è riuscito nel corso degli anni a lottare contro il depauperamento dei servizi essenziali, questo grazie anche alla forza di unità del paese che proprio l’anno scorso si è stretta attorno a un progetto che si chiama ‘Ecosistema comunale’ e che, seppur lentamente, sta portando i suoi frutti. Un’altra importante iniziativa che è nata dal basso e che piano piano si sta allargando a macchia d’olio è Zarapulita. Un progetto lanciato spontaneamente da Michele Rosa e la sua compagna Ambra Alberto. Arrivati sul territorio amiatino poco più di un anno fa i due ragazzi si sono subito innamorati di questo borgo di montagna e qui hanno iniziato a fare agricoltura biologica, avventurandosi anche nell’apertura di un’enoteca nel centro del paese. Dal vivere quotidiano i due ragazzi hanno percepito che occorreva fare qualcosa per ripulire il borgo dall’immondizia, spesso gettata in maniera irresponsabile, così hanno lanciato l’iniziativa ‘Zarapulita’. Una semplice uscita dove con guanti e sacchi neri hanno iniziato a raccogliere la sporcizia presente nei vari angoli di paese. Alla prima iniziativa ne è seguita una seconda poi una terza e proprio oggi è in programma una quarta (a partire dalla mattina), in poche settimane il progetto ha coinvolto molti cittadini e oggi il gruppo si è allargato, tanto che si può parlare di squadra. «Si, abbiamo lanciato questa iniziativa perché c’eravamo accorti che il paese aveva bisogno di essere pulito – commenta Michele – dunque abbiamo iniziato a raccogliere la spazzatura dal centro storico, poi siamo andati più in periferia». Un grande esempio di responsabilità civica, la squadra di ‘Zarapulita’ nel corso delle ultime tre uscire ha raccolto di tutto, dal ferro, alla plastica, alla carta e al vetro, tutto poi viene depositato in un’area di raccolta e i sacchi neri vengono ritirati dal servizio di nettezza locale. «Ad oggi differenziamo solo il vetro – commenta Michele – però vediamo come procede, potremmo pensare di fare anche altro». La quantità di materiale che raccogliamo è tanto. Oggi, se le condizioni atmosferiche lo permetteranno, c’è anche l’idea di realizzare, con i materiali di scarto un’opera d’arte da posizionare al centro del paese. «Abbiamo preparato un pannello di due metri per due – spiega il promotore – abbiamo disegnato un grande punto interrogativo dove intorno andremo ad incollare i materiali che raccogliamo. Ci siamo innamorati di Castell’Azzara, qui è dove abbiamo deciso di vivere, speriamo che questa iniziativa possa coinvolgere più gente possibile».