TRASPORTAVA rifiuti pericolosi al volante di un furgone che ha insospettito i carabinieri forestali. E così un 35enne di origini nordafricane, ma residente a Badia Tedalda e con precedenti, è stato denunciato a piede libero. Il fatto risale a qualche giorno fa, quando i militari delle Stazioni Forestale di Sansepolcro e Badia Tedalda erano impegnati in un servizio mirato al controllo del trasporto dei rifiuti su strada. All’altezza delle Forche, nel capoluogo biturgense, le attenzioni si sono concentrate sul passaggio di questo veicolo, ritenuto sospetto; lo hanno quindi seguito fino a bloccarlo e a chiedere spiegazioni al conducente sul lavoro che stesse svolgendo. Gli accertamenti eseguiti hanno subito evidenziato come lo straniero stesse effettuando un’attività completamente abusiva di raccolta, trasporto e tentata vendita di scarti speciali sia pericolosi (rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche), sia non nocivi quali ferro, rame, cavi elettrici e parti di autoveicoli; in altre parole, il 35enne individuo non possedeva alcuna licenza, né autorizzazione di tipo ambientale. SONO STATI allora sequestrati sia il furgone, che verrà poi sottoposto a confisca, sia i rifiuti stessi e la Procura di Arezzo valuterà l’opportunità di avviarli al recupero o allo smaltimento attraverso ditte specializzate in questo settore. Attenzione, però: i problemi sorgono ora anche per coloro che hanno contattato la persona denunciata e conferito il materiale da quest’ultima trasportato; nei loro confronti, infatti, pende la responsabilità di aver incautamente affidato il servizio di ritiro senza verificare in modo preliminare che il 35enne avesse le necessarie autorizzazioni a esercitare l’attività in questione. In base a quanto risulta, sono coinvolte aziende della Valtiberina, concentrate più che mai nei Comuni di Sansepolcro, Pieve Santo Stefano e Badia Tedalda. NON È LA PRIMA volta che i carabinieri forestali del posto si ritrovano davanti a situazioni del genere; già mesi addietro, infatti, una situazione similare era stata scoperta in una ditta di Sansepolcro. Per questo motivo – e al fine di evitare di incappare in conseguenze piuttosto pesanti – gli uomini della Stazione di Sansepolcro e di quelle del comprensorio ricordano ai titolari delle aziende interessate che lo smaltimento dei rifiuti pericolosi deve essere fatto con criteri di massima regolarità, rivolgendosi a imprese autorizzate a farlo.