BASTA UN DATO per sintetizzare la nuova stagione. L’anno scorso il bilancio della società che gestisce la raccolta dei rifiuti in 104 Comuni della Toscana meridionale, aveva chiuso con una perdita di 4 milioni di euro, innescando reazioni a catena e cambi al vertice. Ieri il consiglio d’amministrazione di Sei Toscana ha approvato all’unanimità il bilancio del 2018, che si è chiuso con un utile di 586mila euro. E con una valore della produzione che ha superato quota 165 milioni di euro. «Un risultato importante - evidenzia la nota della società - perchè si veniva da un ultimo bilancio in perdita di oltre 4 milioni. E perché il 2018 è stato l’anno che ha visto la fine del commissariamento, oltre al ritorno all’utile della società. Risultato raggiunto anche grazie al recuperato rapporto con le amministrazioni comunali e con l’Ato Toscana sud. Un legame rinsaldato anche dall’approvazione del corrispettivo di ambito (stavolta non impugnato come invece era accaduto negli anni scorsi) e dall’accordo di conciliazione stipulato solo pochi mesi fa». IL CONSIGLIO, presieduto dall’avvocato Leonardo Masi, tiene a ribadire questo clima di ritrovata concordia con le 104 amministrazioni comunali e l’Autorità di ambito territoriale. Concordia che per ora è solo tregua rispetto alle schermaglie societarie, alle dispute sulle quote tra azionisti e alle strategie contrapposte per definire la governance della società. In attesa degli assetti finali, il consiglio convocherà l’assemblea dei soci che, entro metà luglio, sarà chiamata ad approvare il bilancio. Non solo: sarà quella la sede in cui bisognerà decidere anche il rinnovo dei consiglieri. Nonostante sia solo da un anno al vertice di Sei Toscana, anche il presidente Leonardo Masi, assieme all’amministratore delegato Marco Mairaghi e agli sette consiglieri, è in scadenza. Saranno gli azionisti, da Sta a Estra, da Cooplat a Sienambiente e Revet, a decidere chi dovrà guidare Sei e gestire quell’appalto ventennale da oltre 3 miliardi di euro. L’ALTRO capitolo sottolineato dalla nota della società è quello relativo agli investimenti sul territorio. «Cifre molto significative destinare al rinnovo delle attrezzature, dei mezzi e per il personale. Passaggi importanti le attivazioni di sistemi di raccolta con cassonetti ad accesso controllato: i cassonetti intelligenti per arrivare in futuro alla tariffa puntuale». Il nuovo piano industriale prevede altri 50 milioni di euro da investire in futuro. Sei Toscana è una delle aziende più importanti nel settore servizi in regione. Ha più di mille dipendenti ed è stata l’unica a sottoscrivere con i sindacati l’accordo per la stabilizzazione e assunzione di quasi 300 persone.