Insieme alle comunità locali per liberare i corsi d’acqua dai rifiuti. È l’obiettivo che si pone la convenzione siglata oggi ad Arezzo dall’Autorità di Bacino Settentrionale Appennino Settentrionale con il Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno, per promuovere una solida e capillare alleanza per l’Arno e i suoi affluenti. Arriva così il primo accordo ufficiale per dichiarare guerra alle plastiche che soffocano i corsi d’acqua del comprensorio, alterano gli ecosistemi e l’equilibrio biologico, rappresentano ostacoli capaci di moltiplicare il rischio alluvioni e allagamenti.
Splasticando i fiumi è il claim scelto per caratterizzare il progetto elaborato dal Consorzio di Bonifica per catturare l’attenzione e diffondere la cultura del rispetto e della tutela dei corsi d’acqua. Un piano anti-plastica, della durata di due anni, destinato a coinvolgere tutti gli stakeholder dei contratti di fiume promossi e coordinati dall’ente consortile sull’Arno e sui suoi affluenti.
Tante le azioni previste. Dal monitoraggio dei tratti per mappare la presenza di rifiuti alle operazioni straordinaria di raccolta mobilitando associazioni, scuole ed enti del territorio; dalle lezioni in classe per promuovere una fruizione corretta dei fiumi e agli spot per raggiungere un pubblico ampio e diversificato; dalla creazione di un villaggio plastic-free sul fiume Chiassa, realizzato in collaborazione con le comunità educanti delle frazioni interessate al coinvolgimento delle start up del territorio per intercettare e recuperare plastiche di ogni dimensione.
Da oggi, insomma, parte in tutto il comprensorio Alto Valdarno, una maxi campagna di sensibilizzazione che vede per la prima volta alleati Autorità di Bacino Distrettuale Appennino Settentrionale e Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno, insieme a tanti importanti attori, per migliorare non solo la sicurezza ma anche la qualità di fiumi e torrenti.
“Il nostro Consorzio è impegnato da tempo a combattere l’abbandono dei rifiuti nei corsi d’acqua, fonte di inquinamento e di potenziali ostacoli al regolare deflusso delle acque. Lo fa con azioni concrete, grazie ad operazioni periodiche di raccolta, selezione e smaltimento, promosse in collaborazione con i comuni, il gestore del servizio Sei Toscana, Legambiente Arezzo, Pescatori Casentinesi, Fipsas e tante altre associazioni del territorio. E lo fa con interventi nelle scuole, mediante il progetto di educazione ambientale Amico CB2, con cui ogni anno il Consorzio di Bonifica intercetta decine di insegnanti e centinaia di alunni e studenti. Infine, dal 2023, lo fa anche partecipando alla creazione di un simbolico villaggio plastic free sul Torrente Chiassa, dove, per un giorno intero, con il supporto di circoli, scuole, parrocchie, si offre ai bambini di materne ed elementari la possibilità di sperimentare la vita lungo le sponde, ponendo attenzione a dove si costruisce, a come vengono gestite le attività umane, a come vivere mettendo al bando la plastica. La convenzione sottoscritta oggi ci consentirà di rafforzare e strutturare ancora meglio l’attività di prevenzione, anche attraverso campagne di comunicazione specifiche, tese a coinvolgere e interessare una platea sempre più ampia di persone”, spiega la Presidente del Consorzio di Bonifica, Serena Stefani.
“Dopo le intese già sottoscritte con i Canottieri Comunali di Firenze, il Comune di Pisa e Legambiente Toscana, si è scelto di stringere questa quarta alleanza per il fiume con il Consorzio di bonifica n2 “Alto Valdarno”, per la qualità e varietà delle proposte di azioni e attività presentate dal Consorzio nell’ambito del programma “Splasticando i fiumi”: azioni in linea con le attività che l’Autorità da tempo sta portando avanti in termini di sensibilizzazione della cittadinanza sulle tematiche ambientali e di educazione ambientale con i ragazzi e gli studenti delle scuole. Un’alleanza che si rinnova grazie alla Legge Salva Mare, dopo il Patto sottoscritto nel 2021, per dare concreta attuazione agli obiettivi che da sempre il nostro ente porta avanti “per fiumi più sicuri, più puliti, da vivere e da promuovere” in coerenza con il Piano di gestione delle acque e delle alluvioni”, commenta Gaia Checcucci, Segretario dell’Autorità di Bacino Distrettuale Appennino Settentrionale.
“L’impegno del Consorzio ha già prodotto risultati importanti: la cura e la manutenzione dei corsi d’acqua, infatti, contribuisce a migliorare il rispetto e la fruizione di spazi che, prima della riforma del sistema della bonifica, erano invisibili e inaccessibili. Da allora, la gestione attenta, unita a una corretta informazione e al coinvolgimento delle comunità locali, ha portato ad avere fiumi più puliti e vissuti, facendo radicalmente diminuire la presenza dei rifiuti abbandonati in alveo e lungo le sponde”, aggiunge il Direttore Generale Francesco Lisi.
Presente alla sottoscrizione della convenzione, la prima con un Consorzio di Bonifica, anche Ilaria Violin, vice Presidente di Legambiente Arezzo, che, nell’occasione, ha presentato le schede utilizzate dall’associazione per il monitoraggio delle plastiche.