Ampliamento della discarica di «Poggio alla Billa» Per la Regione il progetto deve andare avanti

PRESENTATO in Regione il progetto per l’ampliamento della discarica di «Poggio alla Billa» che si trova nel territorio comunale di Abbadia San Salvatore. Un impianto che riceve rifiuti che vengono quotidianamente raccolti in diversi comuni del comprensorio. Una enorme di scarica con modernissimi impianti di compostaggio e termovalorizzatori per produrre energia. La discarica di «Poggio alla Billa» nasce agli inizi degli anni Ottanta. Quando il comune di Abbadia San Salvatore aveva impellente necessità di risolvere i suoi problemi di smaltimento dei rifiuti urbani in ragione del fatto che la discarica delle «Pietre Grosse» doveva essere chiusa. Per motivi di sicurezza e di igiene (erano presenti fumi tossici e nocivi a causa di incendi causati da autocombustione) venne ordinata la chiusura. Nacque così il progetto di «Poggio alla Billa» discarica intercomunale. La località, seppur sfiora il tracciato dalla Via Francigena, è a bassissimo impatto ambientale. Un’area che somiglia ad un enorme catino. Ora la metà, quella individuata dal primo progetto, è praticamente colma. Con il nuovo progetto si intende avviare la fase due, quella che porterà in un ventennio a colmare tutta la conca. Il progetto verrà illustrato dagli amministratori e dirigenti di Sienambiente il 19 marzo (ore 17) nella sala consiliare del Comune di Abbadia San Salvatore. Ci saranno gli amministratori del Comune badengo con il sindaco Fabrizio Tondi che ritiene il rinnovo della convenzione «essenziale». Infatti il protocollo prevede non solo una riduzione, per i cittadini badenghi, delle imposte sulle tasse per lo smaltimento dei rifiuti ma anche il pagamento di mezzo milione di euro l’anno.

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