World Cafè, gli studenti a lezione per capire la transizione ecologica

Grosseto

Con il laboratorio tenuto agli studenti delle terze e delle quarte ad indirizzo energia e tecnica del Polo tecnologico Manetti-Porciatti si è chiuso il programma di incontri di "World Cafè", il progetto messo in piedi da Iren Spa, attraverso EduIren, Sei Toscana e Cooperativa Le Orme, per avvicinare i giovani alla transizione ecologica. Gli studenti di quattro classi sono stati chiamati a confrontarsi su quattro argomenti ambientali specifici del progetto: Agenda 2030, il nostro impatto ambientale, la gestione dei rifiuti e l'economia circolare, stimolati dall'educatore delle Orme, Simone Franci e dalla referente dei progetti speciali di EduIren, Fiorenza Genovese. «Iren - spiega Arturo Bertoldi, il responsabile di Eduiren, il settore dedicato alle attività dell'educazione ambientale - offre la possibilità alle scuole di conoscere i nostri servizi e il loro impatto sulla vita dei cittadini. Lo facciamo con laboratori, visite agli impianti. Con lo scopo di cercare insieme ai soggetti presenti sul territorio di fare delle esperienze laboratoriali, innovative o di approfondimento. Un dialogo continuo sul territorio per ragionare insieme su quella che è la sostenibilità e la transizione ecologica. Questo World Cafè - aggiunge Bertoldi. ci permette di conoscere da un lato i loro ragionamenti, i loro desideri e i loro pensieri e questo ci permette ogni anno di ritarare la piattaforme formative: è un dialogo continuo con gli studenti e gli insegnanti». Il laboratorio transizioni si basa su World Cafè, un'attività di discussione sulle tematiche della transizione ecologica, con spunti di riflessione attraverso dati, test e quiz. Soddisfatta della risposta dei ragazzi del Manetti-Porciatti Fiorenza Genovese: «Al termine dell'attività - sottolinea - chiediamo di lasciare traccia dei loro pensieri e ogni volta ci lasciano dei "manifesti"; spesso sono stati colpiti dai dati, dal fatto ad esempio che finiamo le risorse i primi mesi dell'anno. Gli studenti sono consapevoli dell'importanza della raccolta differenziata, del risparmio delle risorse, si stupiscono che ci sono dei problemi ma anche delle soluzioni e loro ne fanno parte. I ragazzi che abbiamo incontrato studiano energia: è un modo per renderli partecipi di quello che deve essere il cambiamento e la transizione. Il riscontro è stato ottimo, anche se dipende da scuola a scuola. Noi abbiamo fatto la scelta di non fare una proposta settoriale. La transizione riguarda tutti». Tra gli obiettivi di questi incontri, che rientrano nel progetto "Scuola 2030", oltre a far conoscere partner come Iren, c'è quello di aprire gli occhi ai ragazzi su un futuro lavorativo: «Per i ragazzi gli sbocchi che può garantire Iren sono molteplici - spiega Fiorenza Genovese - essendo una multiutility, passiamo dall'ingegnere ambientale, al tecnico, ma anche all'elettricista, geometra, muratore. Abbiamo bisogno di tutte le figure professionali: abbiamo bisogno di tecnici che gestiscono i depuratori, anche dei progettisti, degli architetti, di chi pianifica il servizio di raccolta rifiuti, quindi anche autisti, poi c'è la parte amministrativa, commerciale, gestione dei dati È insomma un gruppo grande, con 13. 000 dipendenti e le opportunità sono veramente tante. Negli anni è stata una fatta una importante campagna di assunzioni che ha portato in azienda tanti giovani». 

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