L’OBIETTIVO è raddoppiare la raccolta differenziata dei rifiuti da qui al 2022: una sfida ambiziosa per i 104 Comuni della Toscana Sud, attraverso il gestore unico Sei Toscana e l’Autorità d’ambito Ato, che costerà circa 60 milioni di euro, di cui 54 milioni per l’acquisto di attrezzature ‘intelligenti’ (cassonetti con accesso controllato e bidoni personalizzati per il porta a porta) e automezzi. Il primo passo della svolta già intrapresa, oltre alla riorganizzazione dei servizi avviata da gran parte dei Comuni delle province di Siena, Arezzo e Grosseto, è stata ieri la firma da parte del direttore di Ato, Paolo Diprima e del presidente di Sei Toscana, Leonardo Masi, della convenzione con cui Ato eroga a Sei Toscana quasi 4 milioni di euro (3,7 per la precisione) di fondi della Regione a destinati a cofinanziare progetti di miglioramento e incremento della raccolta differenziata. Cui si aggiungeranno altri 2 milioni, sempre regionali. NE ESCE un piano di investimenti 2018-2020 enorme, a carico in prima battuta di Sei Toscana, che dovrà acquistare tutto il materiale e metterlo su strada, ma che rientra nel corrispettivo pagato dai Comuni stessi a Sei, a fronte del servizio ventennale appaltato. Sono dunque grandi spese che andranno a gravare sull’utente finale, il cittadino, ma che saranno in parte riequilibrate dal beneficio apportato dalla maggiore percentuale di raccolta differenziata. Un beneficio che è ambientale ma anche economico, perché nel tempo diminuiranno i costi di smaltimento dei rifiuti: smaltire l’indifferenziato costa 7 volte la frazione differenziata. Entrando nei numeri della vicenda – sono quelli certificati dall’Agenzia regionale recupero risorse, aggiornati al 31 dicembre 2017 e dunque riferiti all’anno 2016 –, siamo di fronte ad un servizio che riguarda una popolazione residente nella Toscana Sud di 901mila abitanti, ovvero 529mila utenze, di cui 453mila domestiche e 75mila non domestiche. E si parte dunque da una raccolta differenziata che, in media, è ferma al 38%: i rifiuti totali prodotti e conferiti nell’intero ambito si attestano a 559mila tonnellate, di cui 231mila tonnellate sono di raccolta differenziata. L’ambizioso piano di investimenti da 54 milioni di euro, con uso di tecnologia smart per la raccolta, si pone come obiettivo di arrivare al 65% di differenziata nel 2022: il prossimo scenario dovrebbe portare a ridurre il totale dei rifiuti prodotti a quota 494mila tonnellate, di cui 320mila frutto della differenziata; con la frazione organica che dovrebbe passare dalle 49mila tonnellate certificate nel 2017, a 96mila nel 2022. Tornando al piano degli investimenti da 54 milioni di euro, l’obiettivo è arrivare a quota 39 milioni di euro entro luglio 2020: a oggi Sei Toscana ha acquistato materiale per 15 milioni di euro.