I QUASI quattro milioni di fondi regionali erogati dall’Autorità saranno utilizzati da Sei Toscana per cofinanziare progetti finalizzati all’introduzione e al miglioramento dei sistemi di raccolta differenziata integrati attivati sul territorio: dal porta a porta alla raccolta con bidoni di prossimità, fino ai contenitori ad accesso controllato, in previsione di un sistema a tariffa puntuale. «L’obiettivo che Sei Toscana si è data è quello di coinvolgere i cittadini del nostro ambito territoriale abituandole a differenziare il più possibile, riducendo in modo drastico la quantità di rifiuti non differenziati», conferma Leonardo Masi, presidente di Sei Toscana. PERCHÉ nei Comuni dove i servizi sono stati riorganizzati si sono avuti exploit della percentuale della differenziata immediati ed eccezionali: vedi Sovicille che oggi ha il 60% di differenziata. Siena è il capoluogo dove il percorso è stato attivato più tardi, rispetto ad Arezzo e Grosseto: Siena spenderà 2 milioni per la svolta informatizzata appena avviata. «Stiamo lavorando a stretto contatto con Comuni e Ato – prosegue Masi – per cercare di mettere a disposizione degli utenti un sistema di raccolta il più possibile efficace, efficiente e funzionale atto a garantire il raggiungimento degli obiettivi di legge in merito alle quantità e, soprattutto, alla qualità dei materiali da avviare a riciclo. Il finanziamento della Regione indica che il percorso è quello giusto».