DOPO il sindaco tocca a Sei Toscana rispondere alle vostre tante segnalazioni, chiamata in causa più volte. A rispondere è il direttore amministrativo Giuseppe Tabani. Partiamo dalla segnalazione arrivata sull’isola ecologica allo Stellino che, secondo alcuni, ruba parcheggi alle auto. «Noi li posizioniamo, in accordo con l’amministrazione comunale, in luoghi dove possono essere fruibili ad un certo numero di utenze – spiega Tabani – Per un cassonetto serve un determinato spazio, noi studiamo i luoghi in modo che non siano troppo lontani dai cittadini e che non vadano ad intralciare la circolazione. Fondamentalmente è un compromesso». MOLTE delle foto inviateci nei giorni scorsi immortalano rifiuti abbandonati. Come in via Colombini o in Castelvecchio. «Uno dei motivi per cui stiamo rivedendo la fascia orario per la ristorazione, per la quale forniremo un servizio notturno, è per andare incontro alle esigenze della città e anche per potenziare il senso di responsabilità. Il servizio funziona se le persone rispettano le regole e purtroppo non tutti lo fanno. Per questo il Comune ci ha chiesto di incrementare l’attività dell’ispettore ambientale così da correggere il cattivo comportamento. Un altro strumento potrebbero essere le foto trappole: scattano foto quando capitano eventi strani e possono essere utilizzate per eventuali sanzioni. E’ uno strumento di controllo che molti comuni stanno richiedendo. A Siena è in corso di definizione». «Siamo consapevoli che ci sia qualcosa da migliorare, ma da parte nostra il servizio viene eseguito regolarmente – continua Tabani – per dimostrarlo stiamo installando dei Gps sui mezzi, in modo che ci sia l’evidenza oggettiva del passaggio. E’ piuttosto antipatico essere accusati di non fare qualcosa perchè dà un senso non solo di inefficienza ma soprattutto di furto». ALLA Coop delle Grondaie sono stati segnalati cassonetti sporchi e maltenuti. «Due di quelli sono stati sostituiti qualche giorno fa, come avviene periodicamente. I cassonetti sono uno strumento della collettività, vengono utilizzati da chi ci vive ma anche da chi ci transita e dentro viene buttato di tutto. Uno dei motivi delle tessere identificative è proprio questo, evitare il degrado. Anche perchè è un oggetto che, avendo un costo, ricopre una certa importanza anche per noi, oltre che per la collettività, ed è importante che funzioni in un certo modo». Insieme a Tabani siamo andati alla Coop e proprio a fianco quei cassonetti abbiamo trovato due sacchi che il direttore ha svuotato nel cassonetto apposito. E qui viene chiamato in causa il senso civico e di responsabilità di cui si parlava prima.